Aversa – “Il sindaco ideale di Aversa? Ce lo abbiamo già ma non lo si vuole”. Comincia così la mail di Alessandro Gatto che, leggendo nomi e programmi dei tanti che aspirano a governare la città, spera di realizzare il suo sogno nel cassetto.
“Da tanti anni, forse troppi. Sogno un’Amministrazione ad Aversa che fondi la sua politica sulla legalità e trasparenza. Chiedo troppo?”. “Il prossimo Sindaco – continua – avere le caratteristiche definite di chi, storicamente, ha combattuto sul territorio, per anni la cultura criminale. Una figura autorevole con una squadra che non lasci nessuna perplessità sulla direzione da prendere: ripristino della cultura della legalità”.
“La cultura della legalità è una bella parola ma –sottolinea Gatto – deve essere vissuta in pieno. Non si tratta solo della lotta alla criminalità organizzata ma si parte da ogni piccola cosa che si muove in città: il rispetto degli orari di conferimento dei rifiuti, il rispetto dei divieti stradali, non dover avere la ‘raccomandazione’ anche per far presto ad uno sportello pubblico e così via. Ma anche una legalità che abbracci la cultura della difesa del proprio territorio: gli inglesi direbbero ‘Take Care’, cioè prendersi cura. Prendersi cura dell’ambiente, delle scuole, delle strade e delle piazze, degli impianti sportivi e di tutti gli altri spazi pubblici. Take care Aversa significa amare Aversa. Un Sindaco moderno dovrebbe veicolare questa cultura”.
“È un processo non facile, è indubbio, considerata la sottocultura egoistica e menefreghista in cui siamo invischiati proprio ad Aversa. Però, persone del genere ad Aversa ci sono già, sostiene il lettore-elettore. “E – aggiunge – la logica del buon senso dovrebbe invitare i partiti e tutti i movimenti politici a coinvolgerli immediatamente, a proporre loro la candidatura a Sindaco subito. Si tratta di persone che hanno speso buona parte della loro vita per questa causa, ma ancora si temporeggia. Ancora una volta. Perché continuano a prevalere i personalismi e gli egoismi. Non si pensa davvero al bene comune della città”.
“Ma non da ieri. In particolar modo –ricorda- da una ventina di anni a questa parte…almeno. E noi saremo costretti alla prossima pantomima del falso esercizio democratico i nomi che i vecchi “volponi” della politica nostrana sapranno propinarci. Perché loro, “i volponi”, la politica la fanno per mestiere e non per il bene della città”, conclude Gatto che ci auguriamo dopo aver reso nota la sua speranza renda noti anche i nomi dei possessori dei requisiti di cui dovrebbe essere dotato il Sindaco di Aversa se davvero, come sostiene, i nomi ci sono già.