Marcianise – A nulla sono servite nemmeno le dimissioni (le seconde nel giro di un anno) del sindaco Antonio De Angelis che lunedì, attraverso una nota inviata intorno alle 17, aveva comunicato di aver lasciato “per motivi politici”. Sembrava di assistere alla stessa scena dello scorso giugno, quando 15 giugno quando, sempre per contrasti interni alla maggioranza, il primo cittadino presentò le dimissioni, per poi tornare sui propri passi dopo venti giorni.
Ma sempre lunedì, dopo qualche ora dall’annuncio del sindaco, verso le 19, quattordici consiglieri comunali (4 del Pd, 3 dei Fratelli d’Italia, 1 di Cambiamo Marcianise, 2 di Ncd e altri quattro consiglieri indipendenti della ex maggioranza) si sono presentati nello studio del notaio Provitera di Caserta ed hanno formalizzato le loro contestuali dimissioni che chiudono definitivamente questa disastrosa esperienza amministrativa.
A dimettersi sono stati i consiglieri: Alberto Abbate, Filippo Fecondo, Telia Frattolillo, Pasquale Pero, Danila Trombetta, Giuseppe Tartaglione, Tommaso Acconcia, Domenico Amarando, Giuseppe Zibideo, Ciro Foglia, Gianbattista Valentino, Maria Delle Curti, Filomena Letizia e Antimo Ferraro.
Oggi il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Tartaglione, delegato dal gruppo dei 14 consiglieri comunali dimissionari, consegnerà nelle mani del segretario comunale l’atto formalizzato dal notaio. Il segretario, a sua volta, provvederà a trasmettere gli atti al Prefetto di Caserta che a breve nominerà un commissario prefettizio.
Ruolo determinante nella vicenda è stato quello del Partito Democratico: “Abbiamo chiesto ad alcuni consiglieri di maggioranza – ha spiegato il coordinatore cittadino Angelo Raucci – di prendere atto del disastro in cui versa la città di Marcianise e ci siamo riusciti. Ora bisognerà raccogliere le macerie e preparare un progetto politico che dia di nuovo speranza ai cittadini”.
Gli fa eco il segretario provinciale del Pd, Raffaele Vitale: “Con la fine anticipata dell’amministrazione De Angelis la prossima tornata elettorale assume un’importanza ancora maggiore andando al voto quasi tutti i centri più importanti della provincia”. “Se oggi è stato possibile festeggiare questo traguardo – continua – è anche merito del lavoro del Partito Democratico che non ha mai smesso di denunciare le carenze amministrative di questa giunta. Il lavoro di Marcianise dimostra che il Pd unito può ottenere risultati importanti. Adesso auspico che si inizi a lavorare subito per far in modo che anche a Marcianise si cambi verso”.
“La responsabilità di De Angelis è politica, non ha fatto bene il sindaco. Lo dichiara il segretario provinciale di Centro Democratico Pino Riccio. De Angelis non ha saputo fare il sindaco e di questo se ne sono accorti pure i cittadini di Marcianise, altrimenti non sarebbe stato mandato a casa, appena dopo due anni di amministrazione. Egli non ha saputo dare quelle risposte che la città aveva chiesto paralizzando di fatto l’Ente comunale e portandolo sull’orlo del dissesto finanziario. Una amministrazione anonima, confusa, bloccata in ogni settore amministrativo, incapace di pianificare e garantire il benché minimo servizio essenziale di una città. Una gestione disordinata degli impianti sportivi e degli spazi pubblici, milioni di euro di finanziamenti persi, servizi sociali inesistenti, uffici strategici privi di dirigenti. Il tutto caratterizzato da un atteggiamento comico e rocambolesco! Un plauso per la coerenza e la responsabilità di aver preso l’estrema decisione di staccare la spina va riconosciuta alle forze di opposizione ma soprattutto a quei consiglieri di maggioranza che hanno riconosciuto le incapacità del primo cittadino decretandone il totale fallimento. Ora, le forze politiche, le associazioni, i movimenti civici che in questi anni hanno dimostrato di voler contribuire alla crescita della comunità marcianisana devono con umiltà e rigore, avere come unico comune denominatore la realizzazione di un progetto serio e fattivo in grado di dare risposte alla città per molti anni lasciata nel degrado più totale. Da Marcianise, città onesta ed operosa, deve ripartire lo sviluppo economico e sociale tanto invocato dalla nostra martoriata Provincia”.