Carinaro – L’altra faccia dei poliziotti, quella ordinaria, di quelli che rischiano la vita semplicemente per proteggere i cittadini. Nicola Barbato, il poliziotto, originario di Gricignano, e residente tra Carinaro e Teverola, ferito il 24 settembre a Fuorigrotta, quartiere di Napoli, nel corso di un servizio di appostamento antiracket, è fuori pericolo. Mangia omogeneizzati, muove le braccia e parla, anche se a fatica a causa dei tubi che gli hanno innestato, con i familiari, la moglie Angela e i figli Giovanna e Luigi e con i colleghi poliziotti che non lo hanno mai lasciato solo.
Le parole non escono precise e quando le persone gli si rivolgono non si risparmia mai un sorriso. Si aspettano i risultati di una risonanza alla quale dovrebbe essere sottoposto a breve e che le condizioni si stabilizzino per elitrasportarlo a Imola in quello stesso centro di riabilitazione in cui è stato ricoverato Giuseppe Giangrande, il poliziotto ferito nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi nell’aprile del 2013 per la riabilitazione alle gambe che, purtroppo, non muove ancora.
Intanto, la moglie di Nicola ha chiesto agli organi di informazione di spegnere i riflettori sulla situazione del marito, mentre, nei giorni scorsi, il poliziotto ha ricevuto anche la visita del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, che è originario di Carinaro, il paese dove Nicola Barbato vive insieme alla sua famiglia, anche se proveniente da Gricignano di Aversa.
Intanto, sui diversi social sul web, oltre ad accumularsi centinaia di post di incitamento al poliziotto carinarese, si apprendono anche particolari inediti delle gesta di Nicola, un poliziotto eroe già prima di quello sfortunato 24 settembre, un profilo che stride, in maniera positiva, con le divise sporche che si sono registrate in questi giorni.
Nicola Longo, collega del poliziotto ferito scrive: «A tutti quelli che si sono accorti solo adesso che Nicola è un eroe vorrei dire questo…. Nicola è sempre stato un eroe, non lo è diventato per caso una dannata sera qualunque, quando un infame delinquente come tanti, gli ha sparato a sangue freddo mentre faceva solo il suo dovere…. Nicola lo è sempre stato, anche quelle decine e decine di volte che ha rischiato che succedesse ció che è successo quella sera….lo è sempre stato anche quando decine e decine di volte ha assicurato alla giustizia infami e delinquenti come quello, ma nessuno gli ha mai detto bravo….nessun ministro ha mai detto “Nicola Barbato ha arrestato un estorsore”…… o “Abbiamo arrestato”!!!….Nicola come tanti altri suoi…. nostri colleghi, è un eroe semplicemente perché rischia la vita ogni giorno non per un misero stipendio di 1500€ al mese, ma per degli ideali che vanno ben oltre la semplice “legalità “….Nicola è un eroe semplicemente perche è un Poliziotto… ma nessuno aveva pensato mai che Nicola Barbato fosse un eroe….nemmeno il capo della Polizia lo sapeva finché non è stato colpito, e non sa nemmeno quanti altri ce ne sono sparsi nelle Questure e Commissariati di tutta Italia ….eppure come Nicola ce ne sono tantissimi di cui non si saprà mai che sono degli eroi solo, perché fortunatamente non saranno colpiti….o non moriranno per un incidente in servizio……ma nonostante tutto, io che lo conosco, so che Nicola non vuole essere considerato un eroe, vuole solo fare il suo dannato lavoro come Dio comanda», Sulla stessa scia polemica soprattutto nei confronti del ministro Alfano, la moglie di Nicola che ha dichiarato: «Mio marito è tutelato da uno stato che non c’è mai prima che ti colpiscano. Nicola vuole avere solo il diritto di godersi serenamente la sua famiglia…… Dai Nicola, dillo anche tu….!!».