Cesa – Il servizio di raccolta indumenti usati dovrà rappresentare, per le casse del Comune, una fonte di introito e non dovrà essere più a titolo gratuito. Questo il senso di una recente delibera adottata dalla giunta comunale del sindaco Enzo Guida. Sino ad ora il servizio di raccolta degli abiti usati è previsto, con la relativa predisposizione di cassoni sul territorio, ma è concesso lo spazio pubblico in modo gratuito.
Invece l’amministrazione Guida ha deciso di cambiare, adottando uno specifico atto di indirizzo, che dovrà essere messo in pratica dagli uffici competenti. Si effettuerà una gara per l’espletamento del servizio di raccolta di indumenti usati ed accessori di abbigliamento. Nelle more si dovrà procedere alla revoca delle autorizzazioni concesse a titolo gratuito.
La giunta comunale ha dato mandato al responsabile del Servizio Rifiuti di porre in essere tutti gli atti diretti all’individuazione del concessionario, mediante procedura ad evidenza pubblica con il sistema dell’offerta economica al massimo rialzo.
L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di predisporre sul territorio almeno 15 contenitori per la raccolta di indumenti usati, stabilendo che la durata della concessione sia di tre anni ed il canone anno a base di gara di almeno 2mila euro.
“In questo modo un servizio importante – spiega il sindaco Guida – potrà essere fonte di guadagno per le casse comunali e non più a costo zero per chi lo attua”.