Aversa – Giuseppe Sagliocco vorrebbe succedere a se stesso ed avrebbe in animo di ritentare la scalata alla casa comunale di Aversa questa volta solo con un pezzo del centro destra, quello che gli è rimasto fedele sino alla fine. Regista dell’operazione, come già avvenuto la volta scorsa, nella primavera del 2012, sarebbe l’ex parlamentare ed ex sottosegretario Pasquale Giuliano.
A questo proposito sarebbero già pronte due forti liste di supporto al primo cittadino uscente: Palaestra Normanna, l’associazione culturale voluta dallo stesso Giuliano e Noi Aversani. La prima formazione dovrebbe raccogliere i consiglieri comunali uscenti di Forza Italia che hanno supportato Sagliocco sino alla fine: Luciano Luciano, Salvatore Della Vecchia, Gabriele Costanzo. Stefano Di Grazia e, forse, Mario Tozzi ai quali si aggiungerebbero altri simpatizzanti di questo fazione azzurra. Noi Aversani, il movimento dei pretoriami dell’ex sindaco, invece, non ha bisogno di presentazioni. Oltre ai consiglieri comunali uscenti dovrebbero essere candidati altri esponenti di primo piano anche della società civile. A queste due liste se ne aggiungerebbero anche altre con una connotazione civica.
Una ricostruzione che viene, però, nettamente smentita dal diretto interessato, ossia Sagliocco che, interpellato in proposito afferma: «Ci sono dei tempi per ogni cosa. Credo che per me non sia più tempo di fare politica attiva. Sino ad ora era la mia famiglia a subire le mie decisioni, ora intendo ascoltare quello che mi hanno detto le mie figlie. Mi hanno fatto aprire gli occhi. In primo luogo devo salvaguardare la mia salute che, come alcuni sanno, anche se non l’ho mai rivelato, non è delle migliori. Inoltre, non potrei accettare per onestà intellettuale. Fare il sindaco di Aversa significa essere impegnato seriamente 14 ore al giorno. Un impegno che oggi, almeno credo, il mio fisico non riuscirebbe a reggere».
Ed ecco, allora, che sono in tanti a volere un impegno diretto dell’ex senatore Giuliano, che già la volta scorsa era stato tirato in ballo. Ma anche lui sembrerebbe non essere contentissimo di questa indicazione. Allora, discorso aperto.
Così come è aperto anche sull’altra sponda del centro destra, quella che fa capo a Forza Italia lealista con Ciaramella e Orabona, i Galluccio e così via. L’ex sindaco, il Mimmo cittadino, avrebbe fatto sapere che né lui né persone della sua famiglia saranno presenti con candidatura di qualsiasi tipo. Al momento i nomi che si fanno, ma senza fondamento alcuno, sono quelli di diversi consiglieri comunali uscenti.
Situazione non diversa anche nel Pd al cui fianco, almeno per il momento, sembra essersi schierata l’Udc ad Aversa rappresentata da Luigi Menditto, mentre lascia il partito di Renzi Antimo Castaldo, già candidato a sindaco e forse, dopo l’ennesimo divorzio, nuovamente candidato con il suo Democrazia & Territorio, forse con il M5S..
Qualcuno dirà che prima dei nomi viene il programma, l’idea di città che tanto è mancata in questi anni. E’ vero, ma è anche vero che un nome importante può indirizzare il programma da una parte o dall’altra. Ecco, allora, entrare in gioco uno di quei nomi che potrebbe mettere d’accordo, accompagnato da un programma condiviso, due (se non addirittura tutte e tre) delle forze in campo: il magistrato Nicola Graziano.