San Cipriano – Apprendiamo che “San Cipriano Bene Comune”, con fare quasi intimidatorio, ha comunicato alla Corte dei Conti la documentazione inerente la richiesta di anticipazione straordinaria deliberata in consiglio dello scorso 21 agosto.
“San Cipriano Bene Comune”, ancora una volta, sta cercando di far passare una norma di favore come una manovra scellerata adottata dall’amministrazione, che creerà “ulteriori debiti” sulle future generazioni.
Ebbene, siamo giunti alla conclusione che su tale questione sia necessaria una precisazione ben dettagliata.
Preliminarmente occorre chiarire che l’Anticipazione di liquidità prevista dall’art. 6 del D.L. n. 78 del 19 giugno 2015, convertito in legge 6 agosto 2015 n. 125, non rappresenta una fonte di finanziamento che consente di accrescere il livello di spesa dell’ente ma è semplicemente uno strumento che permette di risolvere i problemi di cassa generati da sfasamenti temporali della dinamica dei pagamenti rispetto a quella degli incassi.
Tale strumento, in effetti, consente di fronteggiare debiti di natura commerciale che sono già coperti finanziariamente ma che non possono essere pagati perché il fondo di cassa è in sofferenza a causa di una velocità di pagamento superiore rispetto a quella delle riscossioni.
In sostanza, assumere un debito per estinguerne altri non equivale ad affermare che si siano contratti altri debiti, essendo facilmente comprensibile che si tratta di sostituzione di un creditore con un altro.
Con un vantaggio però: le somme che verrebbero acquisite con tale strumento, definito “aiuto di stato”, prevedono un tasso di interesse del 3% semestrale, cioè dimezzato rispetto ai tassi previsti da strumenti come l’anticipazione di tesoreria, che prevede invece un tasso di interesse del 6% trimestrale. Non a caso altri comuni hanno fatto pressioni per avere una estensione del termine a 18 mesi in sede di conversione rispetto ai 12 mesi inizialmente previsti dalla norma originale.
Queste sono le motivazioni tecniche che hanno spinto il Comune di San Cipriano D’Aversa ad autorizzare la richiesta di cui alla predetta deliberazione che ha ricevuto il parere favorevole del Responsabile del Servizio Finanziario e dell’Organo di revisione.
Orbene, alla luce di questa esaustiva spiegazione, si può facilmente capire che tutto ciò che afferma “San Cipriano Bene Comune” è solamente preordinato a fomentare un sentimento di malcontento generale, e ad operare una sistematica azione denigratoria nei confronti dell’azione dell’amministrazione. Il tutto per ottenere un minimo di visibilità, visto che se non fosse per le continue ed inutili polemiche e menzogne che periodicamente pubblicano, ad oggi forse poche persone si ricorderebbero di loro.
Sia ben chiara una cosa, quando San Cipriano che vorrei chiede collaborazione all’opposizione, non lo fa per ottenere qualche “piacere”, ne per “ammorbidire” qualche posizione scomoda, ma lo fa perché auspicherebbe, purtroppo fino ad oggi vanamente, che da coloro che occupano uno scranno in consiglio comunale, seppur in posizione di minoranza, arrivassero proposte serie e concrete per il bene del paese. Ma ad oggi, le uniche forme di partecipazione del gruppo San Cipriano Bene Comune alla vita politica del paese è finalizzata solo ad un tornaconto personale.
Il sindaco di San Cipriano, Vincenzo Caterino