Aversa – Sulla questione dell’isola ecologica in Via Cappuccini interviene, con una nota la Senesi, società concessionaria del servizio di igiene urbana ad Aversa.
Nota che riceviamo e, volentieri, pubblichiamo, puntualizzando solo qualche passaggio della stessa. La società, infatti, citando il video da noi girato nell’area di Via Cappuccini, col quale ci chiedevamo se si trattasse di un “parcheggio” per gli autocompattatori o di un’isola ecologica, ricorda che “nell’area in questione non è possibile effettuare alcun tipo di riprese audiovideo senza autorizzazione, questo per tutelare il diritto alla privacy di coloro che usufruiscono di tale struttura (si pensi ad esempio ai dati sensibili presenti spesso sui cartoni o sulla carta depositata negli appositi contenitori) la violazione di tale norma è passibile di tutela penale e civile”. Facciamo presente, a tal proposito, di non aver ripreso persone né tantomeno “dati sensibili”, effettuando una semplice panoramica in un luogo pubblico. Non riteniamo che una fila di camion in sosta e quattro carcasse di computer siano da considerare “dati sensibili”. Anche perché, se fossero tali, non dovrebbero essere esposti agli occhi dei fruitori dell’isola ecologica. O no?
Tra l’altro, quando la società parla di “cattiva informazione”, quasi palesando una sorta di “accanimento mediatico” contro di essa, sembra avere memoria corta, dal momento che abbiamo sempre dato voce, anche con videointerviste, all’ad e ai responsabili della Senesi sulle nostre pagine in momenti decisamente più critici, in cui la stessa veniva accusata, anche dal sindaco e dall’allora amministrazione comunale di Aversa, di disservizi.
Ciò premesso, veniamo alle ragioni esposte dalla società: “Per ciò che concerne il parcheggio dei mezzi meccanici e delle spazzatrici – spiega la nota – tale sosta è autorizzata da un regolare contratto tra il comune di Aversa e l’azienda, che paga mensilmente un ticket di parcheggio. Si è da anni in attesa dell’ampliamento della zona Cappuccini, in cui in origine e secondo contratto, tali mezzi dovranno permanere una volta terminato il ciclo giornaliero di raccolta”.
Per quanto riguarda l’altra isola ecologica presente sul territorio aversano, quella in via Perugia, “risulta essere troppo piccola – continua la nota – ed a ridosso di numerose abitazioni civili per poter ospitare tanti mezzi meccanici”.
Mentre per ciò che concerne il deposito speciale di pc, monitor e tastiere, “il ritiro – spiega ancora la Senesi – viene effettuato dal consorzio nazionale Raee che, dopo apposita richiesta su prenotazione, preleva in tre giorni tutto il materiale presente negli appositi contenitori siti nell’area Cappuccini”.
Infine, la questione viabilità. La Senesi fa presente che “la strada che conduce all’isola ecologica dei Cappuccini è comunale, più volte è stato richiesto il ripristino dello stato dei luoghi da parte dell’azienda. Si rammenta che su quell’arteria passano mezzi di raccolta e di spazzamento spesso in manutenzione proprio per i danni causati dalle buche presenti. Ad oggi la richiesta è stata elusa”.