Barano d’Ischia (Napoli) – I carabinieri di Ischia hanno eseguito ordinanze cautelari nei confronti di cinque persone ritenute responsabili, a vario titolo, di più episodi di peculato, concussione, corruzione per l’esercizio della funzione, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atto pubblico e truffa ai danni del Comune di Barano.
L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura del capoluogo campano, al termine di indagini condotte dai carabinieri di Barano d’Ischia dal novembre 2013 al settembre 2014 e riattualizzate nel giugno 2015.
Delle misure cautelari una è in carcere, due sono obbligo di dimora nel comune di residenza e altre due obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. In questa inchiesta, il consigliere regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala, sarebbe tra i destinatari di una misura cautelare personale, con obbligo di dimora, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli a Barano d’Ischia (Napoli), per – secondo quanto risulterebbe dall’autorità giudiziaria – un episodio di tentato peculato nell’ambito di un’indagine che vede coinvolto anche un tenente dei vigili urbani del Comune, Antonio Stanziola, arrestato per corruzione.
Il coinvolgimento della Di Scala nell’inchiesta, inoltre, rappresenta una sorpresa anche sotto il profilo politico essendo stata la stessa, per lunghi anni il capo della opposizione alle giunte di centrosinistra che guidano il comune da più di un trentennio.