Berlino – Vertice tra il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a Berlino per discutere dell’escalation di violenza in Medio Oriente.
“E’ cruciale fermare le provocazioni e la violenza. E’ assolutamente cruciale mettere fine a ogni istigazione e cercare una strada per costruire la possibilità, che oggi non c’e’, per un processo piu’ ampio”, ha dichiarato il segretario statunitense.
“Non c’e’ dubbio che questa ondata di attentati è guidata dall’istigazione di Hamas, dal movimento islamista in Israele e anche dal presidente Abu Mazen e dall’Autorità nazionale palestinese”, ha riferito Netanyahu. Il premier ha chiesto alla comunità internazionale di dire ad Abu Mazen di smettere “di mentire su Israele, che lo accusa di non proteggere i luoghi santi o di uccidere i palestinesi”.
Incontro anche tra Kennedy e Federica Mogherini, e il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier. “L’obiettivo – ha spiegato Mogherini – è affrontare la situazione sul terreno e almeno abbassare i toni e la retorica. Lasciare senza soluzione il conflitto mediorientale è oggi molto più pericoloso che una decina d’anni fa, perchè le conseguenze potrebbero estendersi dall’Indonesia al Cile”.
Presenti anche il coordinatore speciale dell’Onu per il processo di pace, Nickolay Mladenov, e il ministro degli Esteri russo.