Bolletta elettrica: dal 2016 più 300 euro a utente domestico

di Redazione

Bollette dell’energia elettrica. Negli ultimi anni, gli oneri generali di sistema hanno rappresentato una quota crescente e sempre più significativa della spesa totale annua a carico degli utenti finali pari al 24% in più sulla bolletta. Con l’aggiunta delle imposte il prezzo finale aumenta di altre 13 euro. Ogni anno, tra imposte e oneri di sistema, il consumatore domestico di energia elettrica spende in più 190 euro. ”Se gli oneri sono giusti, perchè non rendere leggibili le fatture?”.

”Abbiamo analizzato nel dettaglio i costi che vanno a gonfiare il prezzo finale dell’energia elettrica, come avviene per la benzina e la rete idrica, – precisa la Federcontribuenti -, dimostrando o sbugiardando chi urla ai bonus o alle agevolazioni frutto di un taglio agli sprechi. In realtà è ogni singolo contribuente che stanzia ulteriori soldi dal proprio reddito per i bonus e le agevolazioni come elencheremo di seguito. Senza energia elettrica non si può stare e abusando di ciò costringono i contribuenti a pagare di tasca propria anche la propaganda politica.

Dal 2016, ogni anno e ogni contribuente titolare di una fornitura di energia elettrica pagherà in tutto 300 euro in più tra imposte, oneri e canone Rai. Non parleremo nel dettaglio del caso Sogin che tra il 1999 ad oggi ha lapidato oltre 900 miliardi in gran parte ricavati dal sovrapprezzo in bolletta e che la Cassa conguaglio provvederà all’erogazione alla Sogin di ulteriori 20 milioni di euro entro il 30 ottobre 2015; 50 milioni di euro entro il 23 dicembre 2015. Se tali oneri a carico dell’utente finale sono giusti ed equi, perchè rendere di difficile lettura le bollette elettriche?”.

Gli oneri generali sono applicati come maggiorazione della tariffa di distribuzione in maniera differente per tipologia di utenza, ad esempio la componente A2 pesa di più sui clienti domestici e le piccole imprese servite in bassa tensione, la A4 sui clienti non domestici mentre la As è applicata uniformemente a tutti.

Le quote vengono stabilite ogni 3 mesi con specifici provvedimenti normativi. Il gettito raccolto viene trasferito su Conti di gestione istituiti dalla Cassa conguaglio per il settore elettrico; fanno eccezione la componente A3 che affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e la componente As, per la quale i distributori versano alla Cassa solo la differenza tra il gettito raccolto e i costi sostenuti per il riconoscimento del bonus (se la differenza è negativa, viene riconosciuta al distributore).

All’1 aprile 2015, il prezzo dell’energia elettrica per un consumatore domestico residente, con consumi annui di 2.700 kWh e 3 kW di potenza, era pari a 16,03 c€/kWh al netto delle imposte e a 18,52 c€/kWh al lordo delle imposte. I corrispettivi a copertura dei costi di approvvigionamento e di commercializzazione dell’energia elettrica ad aprile 2015 presentano un’incidenza sul prezzo lordo pari al 44,7%.

Per il settore elettrico, gli oneri generali di sistema sono:

A2 a copertura degli oneri per il decommissioning nucleare; La A2 è destinata alla copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse, alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare e alle attività connesse e conseguenti, svolte dalla società Sogin. Secondo quanto previsto dalle leggi finanziarie 2005 e 2006, una parte del gettito della componente A2, pari a circa 100 milioni l’anno, viene destinato al bilancio dello Stato. Nessuno è in grado di stabilire, dal 1999 ad oggi, quanti miliardi dei contribuenti son finiti alla Sogin per non aver svolto il proprio compito.

A3 a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate; E’ la più consistente fra gli oneri di sistema e finanzia sia l’incentivazione del fotovoltaico sia il sistema del Cip 6, che incentiva le fonti rinnovabili e assimilate (impianti alimentati da combustibili fossili e da combustibili di processo quali scarti di raffineria etc. La componente A3 finanzia inoltre: lo scambio sul posto, il ritiro dedicato dell’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili o non rinnovabili sotto i 10 MVA; il ritiro da parte del GSE dei certificati verdi CV invenduti nell’anno precedente; la copertura degli oneri CV per gli impianti assimilati in convenzione CIP 6/92 non cogenerativi; la copertura degli oneri CO2 per gli impianti assimilati in convenzione CIP 6/92; la tariffa omnicomprensiva per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili (feed in). L’incidenza di questi incentivi sulla spesa delle famiglie aumenta con il crescere dei consumi.

A4 a copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario; La componente A4 è nata per coprire le agevolazioni per la fornitura di energia elettrica ad alcune aziende con alti consumi, individuate per legge. Nel tempo le agevolazioni sono state eliminate e, ad oggi, riguardano solo Rete Ferroviaria Italiana che paga un corrispettivo ridotto per l’energia elettrica (“senza limiti temporali”) e non deve pagare gli oneri ad eccezione della MCT.

A5 a sostegno alla ricerca di sistema; La A5 finanzia la ricerca svolta nell’interesse del sistema elettrico nazionale.

As a copertura degli oneri per il bonus elettrico; La componente As è destinata alla copertura del bonus elettrico per i clienti domestici in stato di disagio fisico o economico. E’ applicata agli utenti domestici e non.

Ae a copertura delle agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia; E’ destinata a finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi di energia elettrica prevista dall’art. 39 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83. L’agevolazione corrisponde a una riduzione tra il 15% ed il 60% sulle componenti A degli oneri di sistema (A2, A3, A4, A5 e AS) alle imprese che consumano almeno 2,4 GWh l’anno e hanno un costo dell’energia elettrica utilizzata pari ad almeno il 2% del fatturato. Le agevolazioni vengono applicate solo ai prelievi in Media ed Alta Tensione.

UC4 a copertura delle compensazioni per le imprese elettriche minori; La UC4 serve per coprire i maggiori costi di 12 piccole aziende elettriche che operano sulle isole minori. Nel 2009, i benefici sono stati estesi anche alle aziende elettriche distributrici con meno di 5.000 clienti.

Le imprese elettriche minori che beneficiano del gettito della componente sono: Isola di Capri, Centrale di Capri, SIPPIC; Isola del Giglio, Centrale Campese, Società Impianti Elettrici S.I.E. Srl; Isola di Favignana, Impianto di Favignana, SEA Società Elettrica di Favignana S.p.a.; Isola di Lampedusa, Centrale elettrica – Lampedusa, S.EL.I.S. Lampedusa S.p.A. Isola di Levanzo, Levanzo, Impresa Campo Elettricità I.C.EL. S.r.l. ; Isola di Linosa, Centrale elettrica – Linosa, S.EL.I.S. Linosa S.p.A., Isola di Lipari, Centrale SEL, Società Elettrica Liparese S.r.l.; Isola di Marettimo, Centrale elettrica – Marettimo, S.EL.I.S. Marettimo S.p.A. Isola di Pantelleria, Centrale elettrica – Pantelleria, S.MED.E. Pantelleria S.p.A. ; Isola di Ponza, Centrale Cesarano e Centrale Le Forna, Società elettrica Ponzese S.p.A.; Isola di Ustica, Centrale Ustica, Impresa Elettrica D’Anna & Bonaccorsi s.n.c ; Isole Tremiti, Centrale “Germano Giacomo”, Germano Industrie Elettriche S.r.l. Nola (NA), SNIE SpA – Società Nolana per Imprese Elettriche; Ortona Odoardo Zecca s.r.l.

UC7 per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali; La componente UC7 è destinata alla copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali.

MCT a copertura delle compensazioni territoriali agli enti locali che ospitano impianti nucleari all’interno dei servizi di rete vengono applicate anche due ulteriori componenti perequative; La componente MCT finanzia le misure di compensazione territoriale a favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare e, in futuro, il deposito nazionale delle scorie. Dal 2005, circa il 70% del gettito della componente MCT è destinato al bilancio dello Stato. E’ il CIPE, sulla base di un decreto del Ministro dell’ambiente, che determina quali siti hanno diritto alla compensazione.

UC3 a copertura degli squilibri dei sistemi di perequazione dei costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione e di distribuzione, nonché dei meccanismi di integrazione, espressa in centesimi di euro/kWh.

UC6 a copertura dei costi riconosciuti derivanti da recuperi di qualità del servizio.

 

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