Caserta – I carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei persone accusate di corruzione con l’aggravante mafiosa nell’ambito della tranche dell’inchiesta sugli appalti concessi dall’Asl casertana all’imprenditore Angelo Grillo, ritenuto vicino al clan camorristico Belforte di Marcianise.
Fra i destinatari delle misure lo stesso Grillo, insieme all’attuale responsabile dell’ufficio legale dell’Asl di Caserta, Raffaele Crisci, e l’ex direttore amministrativo dell’azienda sanitaria ed ex sindaco di Caserta, Giuseppe Gasparin, anch’egli già arrestato, insieme a Grillo, due anni fa. Poi la segretaria e factotum di Grillo, Assunta Mincione, anch’essa già coinvolta nelle numerose indagini sugli appalti Asl. Agli arresti domiciliari sono finiti invece gli altri due indagati, Pasquale Valente, autista di Grillo, e Giovanni Cavallero, dipendente di una delle aziende che ancora oggi effettuano il servizio di pulizie nei sette ospedali casertani dell’Asl e negli uffici di distretto.
Crisci e Gasparin, finiti ai domiciliari, sono accusati di aver preso rispettivamente da Grillo tangenti da 10mila e 6mila euro per l’appalto del servizio di pulizie in ospedali e uffici Asl che l’imprenditore si aggiudicò nel 2005 ottenendo poi negli anni numerosi proroghe. Per Crisci, Grillo aveva organizzato un viaggio in Egitto, a Sharm el Sheik, ma il funzionario all’ultimo momento si tirò indietro e preferì farsi pagare il corrispettivo in danaro, quantificabile appunto in 6mila euro.
Nell’ambito della stessa indagine, nel novembre del 2013, furono coinvolti anche l’ex consigliere regionale del Pdl, Angelo Polverino, e l’ex manager dell’Asl e dell’ospedale di Caserta, Francesco Bottino, poi scarcerati.