Roma – Ha firmato le dimissioni annunciate lo scorso giovedì, l’attuale ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, che in Campidoglio nel primo pomeriggio di lunedì ha consegnato la missiva al presidente del Consiglio comunale, Valeria Baglio.
“Ho ricevuto poco fa dal sindaco di Roma Ignazio Marino la lettera con cui comunica le proprie dimissioni che sono state formalizzate e protocollate. Ora diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni – ha confermato la presidente dell’Assemblea Capitolina, intorno alle 15 – Marino è amareggiato per le dimissioni, ma c’è anche la serenità e la responsabilità di una decisione presa per il bene della città”.
Arrivato in Campidoglio alle 9.30, Marino ha siglato l’atto di costituzione di parte civile di Roma Capitale nel procedimento penale Mafia Capitale. Il procedimento inizierà il prossimo 20 ottobre e Marino ha espresso la sua intenzione a partecipare alla prima udienza in veste di sindaco.
In merito al Giubileo, ha firmato tre ordinanze in materia di traffico, mobilità e inquinamento atmosferico e acustico, per una spesa complessiva di circa 10 milioni di euro. Poi, la consegna delle dimissioni.
Molti i sostenitori dell’ex sindaco all’ingresso del Campidoglio, che hanno chiesto al chirurgo dem di non mollare. “Se presenterà la sua lista civica lo rivoteremo, una persona onesta non può sparire così. Il Pd non lo voteremo più”, ha detto un manifestante. Lanciata anche una petizione online su Change.org: “Renzi, ripensaci e ridacci il nostro sindaco, Ignazio Marino”. La petizione, lanciata l’8 ottobre, ha ottenuto 45mila firme.
Intanto, alcuni deputati romani dei cinque stelle hanno inviato una lettera alla Boldrini in cui hanno scritto: “Chiediamo che Matteo Renzi si assuma la responsabilità legata al suo duplice ruolo di presidente del Consiglio dei ministri e segretario nazionale del Pd e che pertanto informi il Parlamento circa l’indirizzo politico che questo Governo intende imprimere all’amministrazione capitolina in previsione dell’imminente inizio dell’Anno Giubilare”.