Catania – Beni del valore di 3 milioni e mezzodi euro, tra cui la storica discoteca ‘Empire’ sono stati sequestrati e confiscati a Giacomo Maurizio Ieni, 58 anni, pluripregiudicato, già sorvegliato speciale, ritenuto dagli investigatori esponente di spicco della famiglia mafiosa Pillera-Puntina.
Il provvedimento trae origine a seguito dell’arresto del capomafia fatto nel 2006 dalla Squadra Mobile di Catania nel corso dell’operazione Atlantide e della successiva proposta della Procura della Repubblica e del Questore.
L’Empire, lo scorso 10 ottobre, era stato protagonista insieme al Comune di Catania di un evento importante: l’inaugurazione della “Strada degli artisti”. “Uno spazio aperto per arricchire il territorio con una programmazione che consentirà alle forze migliori della città di esprimersi e ai cittadini e ai turisti di seguire le nuove tendenze in tutte le forme d’arte”, si leggeva nella nota del Comune, nato dalla collaborazione del Comune con l’Empire, uno dei locali storici della città.
Due beni immobili, due imprese individuali, diversi rapporti bancari, nonché la nota discoteca “Empire” di Catania, società quest’ultima formalmente intestata a terzi ma, nella sostanza, riconducibile al suddetto Ieni. Tali provvedimenti di sequestro e confisca traggono origine dalla proposta avanzata dalla Procura della Repubblica e dalla Questura di Catania, a seguito dell’arresto di Ieni avvenuto nel 2006, ad opera della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza di Catania, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Catania (operazione denominata Atlantide), in quanto gravemente indiziato in ordine ai reati di associazione di stampo mafioso perché, unitamente a numerosi altri soggetti, faceva parte della associazione di tipo mafioso “Pillera-Puntina”, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti contro la persona (compresi gli omicidi, al fine di mantenere i rapporti di forza nel territorio e di tutelare gli stessi membri della consorteria), delitti contro il patrimonio (rapine, furti ed estorsioni), nonché delitti di altro genere, quali quelli relativi al traffico di sostanze stupefacenti.
Attraverso complesse attività info-investigative sono stati analizzati, negli anni che vanno dal 2000 al 2006, tutti gli elementi probatori che hanno determinato l’imponente crescita delle capacità patrimoniali che egli ha avuto e, dopo averle raffrontate con quanto formalmente dichiarato, si è provveduto a tracciare la provenienza e quindi, a dimostrare l’incongruenza ovvero la sproporzionalità tra quanto formalmente dichiarato al fisco e quanto realizzato in termini di beni mobili e immobili conseguiti.
In tale contesto, dai riscontri investigativi e giudiziari nonché dalle numerose dichiarazioni concordanti fornite all’autorità giudiziaria da diversi collaboratori di giustizia, è emerso chiaramente che anche la proprietà degli immobili e della discoteca “Empire” di Catania, sebbene intestata a terzi, sono da ricondurre a pieno titolo a Ieni Giacomo Maurizio, in quanto realizzati con le ingenti risorse provenienti dalle illecite attività svolte dall’associazione mafiosa “Pillera-Puntina”.
Inoltre, a carico di Ieni, con il medesimo decreto è stata disposta la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni tre e mesi sei. Il valore dei beni oggetto del provvedimento di sequestro e confisca ammonta a circa 4 milioni di euro.