Cerignola (Foggia) – Aveva appena alzato la saracinesca della propria attività – un “Compro Oro”, in viale Di Vittorio, a Cerignola (Foggia) – quando si è visto piombare alle spalle due individui, entrambi con il volto travisato da calzamaglia, di cui uno armato di un grosso coltello da sub. Ma il titolare dell’attività, nonostante le minacce e le percosse, ha reagito facendo desistere i rapinatori del loro intento.
E’ quanto accaduto la mattina dello scorso 30 settembre, quando solo l’inaspettata reazione della vittima ha evitato che la rapina venisse consumata, peraltro in pieno giorno. Per il fatto, gli agenti del commissariato di Cerignola – diretti dal vice questore aggiunto Loreta Colasuonno – hanno tratto in arresto Francesco Petronelli, giovane cerignolano già noto alle forze dell’ordine, e stanno cercando il suo complice.
Secondo quanto ricostruito, i due hanno fatto irruzione nell’attività commerciale e hanno cominciato a minacciare il titolare per fargli aprire la cassaforte e consegnare loro quanto in essa contenuto. L’uomo però ha opposto resistenza, ha difeso la sua attività con le unghie e con i denti, ignorando le minacce e incassando strenuamente calci e pugni, con lesioni che lo hanno costretto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso cittadino. Per lui la prognosi è di 15 giorni.
Spiazzati da tale tenacia e resistenza e non essendo riusciti nel loro intento, i due individue hanno forzato la porta d’ingresso dell’attività con il coltello da sub e sono fuggiti a piedi, dileguandosi per le stradine cittadine. Immediato l’intervento della polizia che si è messa subito sulle tracce dei due giovani, uno dei quali – Petronelli, appunto – è stato rintracciato nascosto sotto una autovettura parcheggiata in strada, certo di godere della copertura di alcuni giovani del posto.
Un nascondiglio subito individuato dalla polizia che lo ha bloccato e ammanettato. Decisive si sono rivelate le immagini dei sistemi di video-sorveglianza delle attività commerciali poste nelle vicinanze che hanno consentito d’individuare, sin da subito, sia Petronelli (in stato fermo di indiziato di delitto, accompagnato al carere di Foggia e a disposizione dell’autorità giudiziaria) che il suo complice, quest’ultimo riconosciuto dalla polizia e attivamente ricercato.