Marcianise – 16 persone, inserite in due organizzazioni criminali attive nei territori di Marcianise, Caserta e Comuni limitrofi, gestite da Donato Bucciero, affiliato al clan Belforte di Marcianise, e da Giuseppe Liberato, sono state arrestate stamani dagli agenti della squadra mobile di Caserta.
Le due organizzazioni erano dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente hashish e cocaina. Scoperto un sistema di vendita itinerante, organizzato da Bucciero, il quale utilizzava come base logistica dello spaccio, un negozio di articoli sportivi di Marcianise. Lo scambio avveniva in luoghi preventivamente concordati e talvolta anche all’ interno del negozio, allo scopo di sfuggire alle forze dell’ordine.
Il gruppo criminale gestito da Liberato si avvaleva di una fitta rete di “pusher” per lo spaccio, soprattutto di hashish, almeno due chili a settimana, che acquistava sulla “piazza” napoletana rifornendosi da Michele Iafulli, legato da vincoli di parentela al clan dei Tolomelli, egemone nel quartiere Sanità di Napoli.
I due sodalizi criminali, come emerso dalla indagini, godevano delle connivenze e della complicità di tre poliziotti in servizio al Commissariato di Marcianise che, “orientando” le indagini su gruppi criminali concorrenti, fornivano una sostanziale copertura. I poliziotti indagati sono Nunziante Camarca, 37 anni, assistente capo; Alessandro Albano, 48 anni, di San Nicola la Strada, sovrintendente; e Domenico Petrillo, 41 anni, di San Nicola la Strada, assistente capo.
Uno dei poliziotti è risultato in organico all’organizzazione gestita da Bucciero consegnando le dosi di cocaina ad un ristretto gruppo di clienti, prevalentemente imprenditori e professionisti, provvedendo al recupero dei “crediti” derivanti dall’acquisto delle dosi ed al riciclaggio dei proventi, in parte versati sul suo conto corrente ed alla “monetizzazione” di assegni che Bucciero riceveva a “garanzia” delle attività usurarie per le quali è indagato.
In altre circostanze i poliziotti infedeli glissavano sull’attività di spaccio di Giuseppe Liberato per ottenere notizie confidenziali che permettevano loro di portare a termine operazioni di polizia giudiziaria per accreditarsi nei confronti dei superiori.
I poliziotti dovranno rispondere di reati contro la pubblica amministrazione perchè, come emerso dalle indagini, responsabili di corruzione per aver ricevuto denaro ed altre utilità avendo omesso di perseguire i due gruppi criminali, peculato per aver utilizzato l’auto di servizio per attività non istituzionali avendo “scortato” la vettura del cantante Gigi D’Alessio per consentirgli di giungere in tempo alla presentazione di un cd. Lo stesso agente andò con il cantante negli Usa per un concerto che si tenne a New York. Ancora, sono accusati di abbandono del posto di servizio, falso ideologico, truffa, rivelazioni di notizie coperte da segreto d’ufficio.
Gli agenti, inoltre, durante dei finti servizi antiprostituzione, avrebbero fatto sesso con due ragazze sia nelle autopattuglie che nei locali del commissariato. Le due ragazze, che sono sorelle, interrogate, hanno ammesso tutto.
Oltre ai tre poliziotti, destinatari della misura cautelare sono: Donato Bucciero, 46enne di Marcianise; Immacolata Bencivenga, 43enne, moglie di Bucciero; Rosa Bencivenga, 25enne di Marcianise; Isabella Laddaga, 34enne di San Prisco; Francesco Trillicoso, 57enne, di Marcianise; Giuseppe Liberato, 41enne di Marcianise; Antonio Cirillo, 44enne di Marcianise; Roberto Delle Curti, 44enne di Marcianise; Francesco Di Saverio, 29enne di Capodrise; Luljetya Hoxha, 34enne, albanese; Michele Iafulli, 36enne, napoletano; Pasquale Piccirillo, 40enne di Marcianise; Daniele Pugliese, 25enne, casertano.