Cremona, devastazioni durante corteo contro Casa Pound: 4 arresti

di Redazione

Sono tre le persone arrestate (una è ricercata) dalla polizia perché ritenute responsabili delle devastazioni avvenute a Cremona il 24 gennaio scorso.

Si tratta di Filippo Esposti, 27 anni, cremonese, militante del Dordoni; Kulit Tiwana, 24enne indiano naturalizzato italiano, vicino al centro sociale Kavarna; Giovanni Codraro, palermitano 23enne, attivo nei collettivi universitari. Mandato d’arresto anche nei confronti di un bresciano, Samuele Tonin, 26 anni, che al momento si trova in Francia. Per tutti l’ipotesi di reato è concorso in devastazione.

I quattro gravitano intorno all’area anarchica e sono stati identificati nonostante avessero il volto coperto. Nei loro confronti è stata formulata l’ipotesi di reato di devastazione.

I fatti del 24 gennaio scoppiarono durante una manifestazione nazionale antifascista indetta per protestare contro il brutale pestaggio avvenuto una settimana prima ai danni di Emilio Visigalli, esponente del centro sociale Dordoni, picchiato prima con una spranga di ferro e poi a calci e pugni da esponenti del movimento di estrema destra Casa Pound. In seguito alle ferite riportate, Visigalli rimase in coma per tre settimane.

La manifestazione antifascista nata come reazione al pestaggio degenerò in devastazione e guerriglia urbana a causa di un gruppo di manifestanti che tentò di assaltare la sede di Casa Pound con lanci di pietre, bottiglie, fumogeni, bombe carta e bottiglie incendiarie.

Gli stessi gruppi devastarono alcuni sportelli bancari nelle vicinanze e la sede della polizia locale. Nel corso delle operazioni, oltre ai quattro arresti, sono stati identificati altri tre soggetti che avevano partecipato alla guerriglia.

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