Napoli – Grida di disapprovazione. Così hanno accolto i familiari di Davide Bifolco il rinvio del processo per la morte del giovane del Rione Traiano, incontrando i manifestanti riunitisi fuori al Palazzo di Giustizia di Napoli.
Il 19 novembre la prossima udienza, decisione presa per garantire ulteriori indagini sulla dinamica circa il colpo di pistola, partito dall’arma di un carabiniere, che ha portato alla morte del sedicenne.
Accolta la richiesta dell’avvocato di parte civile, Fabio Anselmo, saranno ascoltati il perito balistico e un consulente di parte, mentre la famiglia Bifolco chiede sempre l’imputazione per omicidio volontario.
All’uscita del tribunale dura la reazione del padre di Davide, Giovanni Bifolco, e del fratello Tommaso.