Isernia, tangenti in cambio di appalti: indagati imprenditore e funzionari pubblici

di Redazione

Tre misure cautelari – una di arresto e due provvedimenti interdittivi – eseguite dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Isernia nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione nella pubblica amministrazione nella provincia molisana.

In carcere è finito l’imprenditore Giuseppe Favellato, titolare della “Edilmoviter” di Fornelli. Sospesi dall’incarico un dirigente del Comune di Isernia, Roberto Bucci, e un funzionario del Consorzio Industriale di Pozzilli, Pasquale Carruolo.

L’indagine, coordinata dal procuratore capo Paolo Albano e dal sostituto Federico Scioli, è nata da un lavoro del Ros, incaricato dalla Direzione distrettuale antimafia di verificare l’eventuale esistenza di infiltrazioni mafiose nel mondo degli appalti in Molise.

Durante l’attività investigativa i militari del reparto operativo speciale dell’Arma si sono imbattuti in due episodi di corruzione che nulla hanno a che fare con gli ambienti mafiosi. Uno riguarda l’appalto del Comune di Iserina per l’affidamento di alcuni lavori sulla rete dei trasporti pubblici urbani, per il quale, secondo l’accusa, il dirigente comunale avrebbe intascato mazzette da Favellato per favorire l’aggiudicazione della gara all’imprenditore.

L’altro episodio, invece, riguarda Favellato che, in cambio di tangenti, avrebbe ottenuto dal funzionario del consorzio industriale di Pozzilli lo status di “urgenza” di alcuni lavori di sistemazione dell’area consortile, in modo da affidare l’incarico direttamente e non tramite gara.

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