Sono giorni di polemica quelli che sta vivendo Anna Tatangelo che, testimonial della campagna di prevenzione ideata dalla Lilt, è stata sommersa dalle critiche.
La Lega italiana lotta ai Tumori ha scelto la cantante di Sora per l’ultima campagna pubblicitaria: una Tatangelo senza velo e con il seno – rifatto – strizzato tra le braccia. In mostra anche l’addominale super scolpito. Un’immagine che non è piaciuta di gran lunga a chi di tumore al seno fa seriamente sofferto.
Tanto che le donne che hanno richiesto il ritiro del manifestato hanno dichiarato: “Per attirare l’attenzione verso l’argomento non occorre spogliarsi”.
Critiche e commenti a cui la cantante risponde indignata: “Sono indignata. La prevenzione deve diventare uno stile di vita. Tutte/tutti noi dobbiamo capire che basta poco: ritagliarsi del tempo con appuntamenti fissi, calendarizzati, per controllare la nostra salute e vivere meglio, e, soprattutto, non rischiare di accorgerci troppo tardi del male”.
A difesa della cantante anche il presidente dell’associazione che il senologo chirurgo Francesco Schittulli, che parla di “una campagna di prevenzione non rivolta alle donne malate, ma alle giovani e giovanissime. Quella posa che ha offeso le firmatarie della lettera, sono sincero, è stata voluta perché è un’immagine positiva impegnata a mantenere il proprio stato di salute, di benessere. Non ho mai pensato a una posa da calendario. Quello è un abbraccio che protegge il seno. E ho pensato a una testimonial che possa parlare alle nostre figlie”. Schittulli, inoltre, ha precisato che la collaborazione di Anna è gratuita e che la cantante si è offerta anche di fare un tour nelle scuole per parlare di prevenzione primaria.
Non solo. La cantate è tornata sull’argomento, rispondendo alle donne che hanno chiesto il ritiro della campagna, alcune scrivendo anche al ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “Sono dispiaciuta ma anche un po’ indignata per quello che è stato scritto. Ho sempre pensato che la promozione di una causa così importante per tutti fosse inattaccabile. Mi sbagliavo, perché si è riuscito a fare polemica anche su questo. Non penso che una donna giovane, con gli addominali e con il seno florido come il mio, non possa prestarsi a fare una campagna come quella della Lilt. Il tumore riguarda tutti e la prevenzione DEVE interessare tutte le età, soprattutto le ragazze”. Per la cantante, “è fuori luogo che alcune blogger dicano che 28 anni sia una fascia troppo bassa per fare prevenzione. Ricordo che sono stata scelta anche per questo, perché ho 28 anni e sono una donna e una mamma che sostiene uno stile di vita sano per se stessa e suo figlio”.