Roma – Il dimissionario sindaco di Roma, Ignazio Marino, torna sul caso degli scontrini. “Non ho mai usato denaro pubblico a scopo privato semmai il contrario”, ha detto il primo cittadino in conferenza stampa.
“A New York – ha aggiunto – ho incontrato chi si occupa di housing sociale al termine della mia vacanza estiva e anche se gli incontri erano istituzionali mi sono pagato l’albergo da solo”. Poi ha sottolineato: “Sono stato ascoltato come persona informata sui fatti e non sono indagato”.
Sulle ragioni che lo hanno portato a dimettersi, Marino ha ribadito: “Mi sono dimesso perché ho estremo rispetto per l’autorità giudiziaria e volevo presentarmi di fronte ad essa dimissionario per chiarire i fatti che mi riguardano”. E ha ritenuto gli esposti presentati da M5s e Fdi “vergognosi e in malafede”.
E sull’ipotesi che, trascorsi i canonici venti giorni, possa tornare sui suoi passi, ha risposto: “Così come prevede la legge, e come detto nella mia lettera di dimissioni, pensavo e penso che ho 20 giorni per fare opportune riflessioni e verifiche sulle mie dimissioni”.
Circa la possibilità che il sindaco abbia o meno la maggioranza in consiglio comunale, Marino ha precisato che ciò “fa parte delle verifiche che bisognerà fare”.