Messina – I carabinieri hanno arrestato a Messina Giovanni Raffone, 33 anni, con l’accusa di omicidio. Secondo gli investigatori sarebbe il responsabile dell’uccisione di un marocchino di 35 anni avvenuta l’estate scorsa.
Insieme a dei complici, non ancora identificati, avrebbe picchiato selvaggiamente, con calci e pugni, l’extracomunitario lo scorso 29 luglio nei pressi della stazione ferroviaria di Messina. La vittima fu poi abbandonata agonizzante sul selciato; dopo 10 giorni morì in ospedale.
Le indagini coordinate dalla Procura di Messina hanno permesso di risalire all’identità del presunto assassino. I militari stanno cercando di rintracciare gli altri componenti del ‘branco’ complici dell’omicidio.
A scatenare l’ira del branco contro l’extracomunitario ucciso dopo il pestaggio, sarebbe stato l’apprezzamento ad una ragazza. E’ questa la ricostruzione degli inquirenti: la vittima avrebbe infastidito intorno alle due di notte del 29 luglio 2014 la compagna di uno degli aggressori che si sono scagliati contro lo straniero colpendolo con calci e pugni e lasciandolo sul selciato in una pozza di sangue.
L’uomo fu trasportato in ospedale e operato alla testa ma morì dopo dieci giorni di agonia. Grazie alle testimonianze e alle riprese delle telecamere di videosorveglianza gli uomini dell’Arma sono riusciti a risalire ad uno degli aggressori, arrestato con l’accusa di omicidio. I carabinieri stanno cercando di risalire all’identità degli altri responsabili del pestaggio. Sia la vittima che l’arrestato frequentavano la Caritas e vivevano spesso senza fissa dimora.