Roma – L’Empire State building, la torre di Pisa, la statua del Cristo redentore e molti altri monumenti si illumineranno di blu nella giornata di sabato per celebrare i 70 anni della nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nata il 24 ottobre 1945 grazie alla collaborazione di 49 Paesi, l’Onu ha il compito di garantire collaborazione e aiuti finanziari agli stati più poveri del mondo, realizzando una cooperazione internazionale che ha l’obiettivo di risolvere i principali problemi umanitari legati a fame, povertà, sanità ed eguaglianza.
“Il nostro dovere condiviso è unire le forze per servire i nostri popoli”, ha detto in un comunicato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon.
“Per molti versi, il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi. Ma la Carta Onu rimane il solido fondamento di un progresso condiviso”, ha aggiunto.
L’organizzazione internazionale si occupa di aiuti multilaterali in ambito umanitario, e di cooperazione e ricerca dei principali fenomeni legati allo sviluppo economico.
Attualmente sono 9 milioni i bambini che muoiono prima di raggiungere i 5 anni di età; le donne incinte in Africa hanno la probabilità di morire di 1 su 30 mentre nei paesi sviluppati questa possibilità è di 1 su 5.600. L’età media di vita non supera i 56 anni.
La piaga della povertà è ampiamente diffusa. Non consiste solo in privazioni materiali ma anche in privazioni intangibili. Non dà ai cittadini la possibilità di realizzare se stessi, conducendo ad un enorme spreco di talento.
Il ruolo dell’Onu, in tale ambito, è fondamentale per migliorare le condizioni di vita dei più disagiati.