Romeno obbligatorio in scuole a Roma, esplode la polemica. Lega: “E’ follia”

di Stefania Arpaia

Roma – E’ stato imposto l’obbligo, in due scuole della Capitale, di dover insegnare ai bambini delle elementari la lingua romena oltre a quella italiana, ed è subito polemica.

“Ormai siamo alla follia. Invece di insegnare agli immigrati nelle nostre scuole la storia, la cultura e le leggi del nostro paese si costringono i nostri bambini a imparare lingue e culture di chi arriva da noi”, ha commentato il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga.

“Il ministero dell’Istruzione invii immediatamente gli ispettori scolastici in questi due istituti per verificare la veridicità di questo scempio – dice Fedriga – e, nel caso, interrompa immediatamente questo vero e proprio sfregio nei confronti della nostra cultura e dei nostri figli. È inaccettabile strumentalizzare la scuola e i bambini per portare avanti pericolose ideologie e battaglie politiche”, ha aggiunto.

Le scuole in questione sono: l’istituto elementare Ladispoli, sul litorale a nord di Roma, in cui è stato introdotto il corso obbligatorio di “Lingua, cultura e civiltà romena” e la scuola Corrado Melone.

Il progetto – spiega la scuola – è finanziato in una cittadina dove gli immigrati sono quasi il 20 per cento della popolazione e per la maggior parte romeni. Il corso non leva nulla alle altre discipline, anzi è un’opportunità e un arricchimento. E favorisce l’integrazione. Era tutto scritto nel programma della scuola. I genitori avrebbero dovuto leggerlo prima di iscrivere i figli”.

I genitori polemizzano: “Sarebbe meglio studiare bene l’inglese e non togliere spazio a materie più importanti. Sono gli immigrati che devono imparare la nostra lingua, non viceversa”.

 

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