Non si placano le polemiche sul caso “Valentino Rossi – Marc Marquez”. Ad alzare ulteriormente il polverone sono stati gli ultimi interventi di Renzi, del presidente del Coni e il sostegno della rete per l’italiano.
Il caso scoppia domenica 25 ottobre quando, durante la gara MotoGp in Malesia, Rossi colpisce con un calcio lo spagnolo Marquez al sesto giro. Il tutto avviene al termine di una serie di sorpassi tra i due che battagliavano per il terzo posto. Il contatto, che ha spinto Marquez a bordo pista e poi a terra, è stato subito messo sotto indagine dalla direzione gara.
“Valentino ha deliberatamente dato un calcio alla moto di Marquez”. E’ stato questo il primo pensiero del team principal Honda Livio Suppo ai microfoni di Sky. Valentino, che si è aggiudicato il terzo posto, si è fin da subito difeso con queste parole: “Nella curva 14 ho cercato di andare un po’ largo per prendere una linea migliore, poi lui si e’ avvicinato a me ed a quel punto è caduto”.
In seguito, le sue ultime dichiarazioni sono state più dettagliate: “Ho portato fuori Marc e l’ho guardato due volte come per dirgli: ‘Che cavolo fai? Smettila’. Poi all’improvviso mi ha colpito alla coscia sinistra. Credo con la parte destra del suo manubrio, non so. Mi è partita la gamba dalla pedana. Ma non è stato un calcio, non volevo farlo cadere”.
Dal giorno della gara la polemica non sembra essersi placata neanche un secondo, soprattutto sul web dove impazzano gli hashtag: “#iostoconvale”e “iostoconVR46”.
L’Italia sembra difendere strenuamente il motociclista nostrano soprattutto per le penalità subite al termine del Gp Malesia: sospensione di tre punti dalla patente e partenza dall’ultima fila al prossimo GP in programma a Valencia. Su Change.org sono state postate numerosissime petizioni.
C’è quella indirizzata alla Fim, la Federazione Internazionale Motociclismo: “Annullate la penalità assegnata a Valentino. La realtà inequivocabile dei video – recita il testo della petizione – parla di un Rossi che va sull’esterno della curva e Marquez, indietro nella posizione e in svantaggio, che si infila comunque e in accelerazione colpisce la gamba sinistra del pesarese. Marquez lo ha evidentemente e volutamente rallentato come ha ammesso anche il direttore di gara Mike Webb”. “Ecco perché – si legge, inoltre, – chiediamo alla Federazione Internazionale di Motociclismo di rendere nulla la sanzione inflitta dai giudici di gara a Valentino Rossi che inevitabilmente falserà il titolo di campione del mondo e renderà ridicolo questo meraviglioso sport”.
Un’altra ha invece come destinatario il direttore della commissione gara, Mike Webb: “Rimuovete la penalità a Valentino Rossi e riportate il Campionato alla sua integrità”.
Ma ce ne sono altre ancora, come quella diretta alla Fim e alla Dorna, l’azienda che organizza e gestisce il Campionato della MotoGP in cui si legge: “Vogliamo la gara di Valencia con Rossi e Lorenzo a pari punti e senza penalizzazioni”.
Sulla questione non si è fatta attendere la reazione del premier Matteo Renzi che ha telefonato a Rossi da Lima, in Sudamerica. Ugualmente importate l’intervento del presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Mi sembra che Valentino stesso lo abbia riconosciuto, è cascato nella provocazione. C’è una responsabilità da parte sua però io lo voglio assolutamente difendere e non per un fatto istituzionale”. Malagò ha aggiunto: “La poca sportività dimostrata da Marquez” mette in mostra come le dichiarazioni della vigilia di Rossi “fossero assolutamente vere”.
Sulle penalità che ha dovuto subire Rossi dichiara invece: “Così si è falsato il mondiale e questo non lo trovo giusto. Sono particolarmente vicino a Valentino e lo abbraccio forte”.
Rammaricato, sembrerebbe che Valentino non voglia partecipare al Gp decisivo in Spagna. Malagò ha così commentato: “Capisco la sua rabbia. […] Se potessi dargli un consiglio gli direi invece di partecipare per non dare alibi e soddisfazione alle persone che hanno creato questi problemi”. “Questo – conclude – lo metterebbe in condizione di avere ancora più affetto da parte della gente e non solo della sua gente”.
Nelle ultime ore si sta diffondendo un video, una ripresa facciale, postato da Matteo Campanini, general manager del circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (Pavia), che sembrerebbe dare ragione alla versione del pesarese: il pilota catalano cambia traiettoria per andare all’interno contro Rossi, urtandolo con il casco e provocandone la reazione. Centrato alla gamba, l’italiano istintivamente la alza per cercare di allontanare il pericolo. Nessun calcio, ma solo una reazione istintiva.