Società “estero-vestita” per evadere Iva: sequestri per 1,2 milioni a Gorizia

di Redazione

Gorizia – I finanzieri della compagnia di Gorizia, nel contesto dei controlli volti al contrasto del fenomeno dell’“estero-vestizione” di imprese che dichiarano fittiziamente di avere sede all’estero, per usufruire illecitamente di sistemi fiscali più favorevoli, hanno concluso una complessa verifica fiscale, relativa agli anni d’imposta dal 2009 al 2013, nei confronti di una ditta con sede effettiva in provincia di Gorizia, specializzata nei trasporti internazionali tra l’Italia e l’Est Europa.

La complessa attività ispettiva in argomento è stata originata dal monitoraggio di veicoli immatricolati all’estero in frequente transito nel territorio isontino. Le indagini corroborate da riscontri documentali acquisiti presso la sede della ditta esistente in Gorizia e suffragate dall’audizione di testimoni, hanno portato a stabilire che presso la sede della ditta Goriziana vi era anche, di fatto, ubicata la direzione di una società costituita nel 2006 in Romania ed amministrata dallo stesso soggetto, avente una medesima attività economica, nella quale erano confluiti la clientela e quasi tutti i mezzi di trasporto dell’impresa individuale con sede a Gorizia.

È stata così dimostrata, grazie ad un ampio quadro probatorio, la fittizia residenza all’estero della società rumena, di fatto amministrata e gestita a Gorizia; sono state riqualificate le operazioni intercorse tra la ditta goriziana e la società estera ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, con il conseguente accertamento dell’omessa presentazione, da parte della società con sede fittizia in Romania, della dichiarazione ai fini Iva per operazioni imponibili pari a quasi sei milioni di euro.

Il rappresentante legale delle due imprese (una con sede in Romania e l’altra in Italia) è stato denunciato all’autorità giudiziaria di Gorizia per il reato previsto dall’art. 5 (Omessa dichiarazione) decreto legislativo 74/2000 (Disciplina dei reati tributari) in relazione all’omesso versamento di Iva per oltre un milione e duecentomila euro.

Di conseguenza, i finanzieri, in esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Gorizia, su richiesta della Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale, hanno sequestrato all’indagato, a garanzia del debito erariale, conti correnti bancari, veicoli, semirimorchi, vari immobili e terreni ubicati tra i comuni di Gorizia, Farra d’Isonzo (Gorizia), Romans d’Isonzo (Gorizia), Muggia (Trieste) e Trieste, fino all’ammontare dell’imposta evasa, pari ad oltre un milione e duecentomila euro.

L’articolata attività investigativa svolta dalle Fiamme Gialle goriziane, condivisa dall’Agenzia delle Entrate, Direzioni Provinciali di Trieste e Gorizia, ha permesso di smascherare una pratica illecita nel settore dei trasporti stradali, che creava situazioni di concorrenza sleale, a danno degli imprenditori onesti operanti nel medesimo settore.

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