L’attività della nostra stella non si placa. A partire da questo mese ci si aspetta un enorme grappolo di macchie solari e possibili eruzioni di grande violenza. Quello che sta avvenendo sul Sole è un “colpo di coda”, mentre il ciclo delle attività solari è in fase di declino.
Nonostante l’Agenzia Usa per l’atmosfera e gli oceani (Noaa) preveda una possibilità su quattro che la grande macchia solare possa provocare eruzioni solari molto forti, non si temono blackout elettrici sulla Terra. Non si segnalano vere e proprie tempeste magnetiche, solo possibili problemi alle comunicazioni, in particolare a quelle transcontinentali e satellitari.
L’enorme grappolo di macchie solari, AR2422, potrebbe provocare eruzioni che espellono nello spazio grandi quantità di materia. Si tratta di brillamenti, che potrebbero essere anche molto intensi: secondo i tecnici del Noaa ci sarebbero il 70% di possibilità che vengano prodotti brillamenti di classe M e il 25% che siano di classe X, la più intensa delle tre classi in cui sono classificate le eruzioni solari.
Sull’argomento è intervenuto Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell”Università di Trieste: “Il rischio per le comunicazioni in questi casi c’è sempre, ma con buona probabilità non ci saranno black out elettrici”. “Purtroppo le previsioni di questo tipo – ha aggiunto – non sono ancora molto precise, non sono paragonabili alle tradizionali previsioni meteo, ma in ogni caso non ci sono motivi per preoccuparsi molto”.