Napoli – Dopo la sospensione della seduta del Consiglio comunale, che doveva deliberare sulla convenzione ponte tra Comune e Calcio Napoli, dovuta alla presentazione di ben 92 emendamenti, Aurelio De Laurentiis mostra tutto il proprio disappunto.
A margine di un convegno all’Università di Monte Sant’Angelo, il patron azzurro ha dichiarato: “Dialettica col Comune? Abbiamo fatto i passi obbligati dalla Legge, scegliendo l’architetto dello Juventus Stadium per intervenire su uno stadio esistente per modernizzarlo. A me dà fastidio che dopo aver parlato con architetti e esperti per intervenire subito con delle invenzioni, mettendo a disposizione dei soldi per 30 punti e De Magistris si dimostra straordinariamente d’accordo e con la stretta di mano ci lasciamo”.
“Abbiamo presentato – ha spiegato – il piano di fattibilità, accompagnato dal piano economico-finanzario il 15 luglio ed il 31 luglio, mi aspettavo la Convenzione transitoria ma l’hanno tirata per le lunghe e pure la Uefa potrebbe intervenire. Anche per i concerti abbiamo usato i nostri esperti per far correggere interventi sbagliati con materiale sbagliato, saltando le amichevoli e chiedendo la prima fuori per riavere il campo come prima”.
“Questa città – ha aggiunto – deve stare dalla parte del Napoli. Puoi stare contro De Laurentiis, ma non contro il Napoli, altrimenti dovete dire che del Napoli non vi interessa perché siete interisti. Tutto il consiglio comunale deve dirlo. Se manca il numero legale non posso andare io in Consiglio, ma io non mi fermo, voglio arrivare fino a che punto questa città mi seguirà a livello istituzionale. Dove vuole arrivare? Chiuderò il bilancio in rosso, dopo aver perso due anni la Champions e quindi 100 milioni, ma la mia solidità economica mi permette di non dire A”.