Torino – Si era recato al pronto soccorso per un problema al ginocchio, un ragazzo 22enne, D.P., a cui è stata inaspettatamente amputata una gamba.
E’ scandalo all’ospedale di Torino dove 68 medici sono indagati per malasanità. Il giovane era stato ricoverato per una distorsione al ginocchio, dopo aver subito una caduta. Una situazione apparentemente semplice e una guarigione prospettata in pochi giorni.
A rendere necessaria l’amputazione dell’arto sarebbero state alcune complicanze vascolari. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta sul caso.
E’ il primo caso in Italia che coinvolge un numero così elevato di medici, tra cui anche nomi noti dell’ambito ospedaliero torinese tra cui: Piero Bretto, chirurgo vascolare delle Molinette responsabile dei trapianti di rene, Bruno Battiston, direttore della traumatologia muscolo-scheletrica del Cto e luminare della chirurgia della mano; e il direttore del Dea del Cto, Maurizio Berardino. Il ragazzo, che mai avrebbe immaginato di poter perdere un arto, è ancora ricoverato alla Città della Salute.
Gli indagati sono accusati di lesioni personali colpose a seguito di colpa medica. L’inchiesta è coordinata dal pm Francesco La Rosa.
Secondo quanto riferito da fonti locali, il ragazzo era arrivato al nosocomio lo scorso maggio dopo essere caduto da un muretto. Dopo essere stato più volte operato, i medici si sono accorti che il danno provocato al centro nervoso e vascolare sul ginocchio non era recuperabile e peggiorato al punto da richiedere l’amputazione della gamba.