Esce venerdì 30 ottobre, in radio e sulle piattaforme digitali, “Perchè?”, il nuovo singolo di Alex Britti che anticipa l’uscita del nuovo album in tutti i negozi dal 20 novembre.
“Perchè?”, dice lo stesso Britti, si spiega da sé. “E’ un tema scottante, ho scelto il blues senza camuffarlo troppo, ho aggiunto anzi un coro dai riflessi gospel e poi spesso il blues spesso è stata musica di denuncia, di protesta”. Un nuovo sound, la chitarra elettrica sostituisce l’acustica, un brano in cui Britti chiede “perchè” molte donne non denunciano la violenza subita.
Il brano nasce anche per dare un aiuto concreto alle donne vittima di violenza. Una parte dei proventi infatti sarà destinata a WeWorld, una ong che lavora da oltre 15 anni per difendere i diritti di donne e bambini in Italia e nel mondo. In particolare in Italia opera attivamente in azioni di contrasto alla violenza contro le donne, con campagne di sensibilizzazione e progetti concreti sul territorio.
Il videoclip , girato a Roma negli studi di Cinecittà, vede la regia di Ivano De Matteo e la partecipazione di: Alex Britti, – Carolina Crescentini, Massimiliano Bruno, Francesco Montanari, Michela Quattrociocche, Anna Ferzetti, Andrea Delogu, Rolando Ravello, Caterina Shula, Luca Lionello, Giulia Elettra Gorietti, Gian Marco Tognazzi, Fabrizia Sacchi, Vincent Riotta.
Le immagini saranno usate per la campagna di sensibilizzazione di WeWord mirata al drammatico problema della violenza sulle donne.
Ci si chiede “Perchè?” le donne che avrebbero a disposizione leggi ad hoc e sostegno di ogni tipo, non denuncino la violenza subita? La motivazione principale che ha spinto Britti ad esporsi in prima persona è sicuramente dettata da una grande sensibilità rispetto al problema grave della violenza sulle donne, ma causa scatenante è stata l’esperienza diretta vissuta dal musicista. Un giorno si è trovato ad assistere in un parco pubblico alla terribile scena di un uomo che prendeva a pugni una donna. E’ intervenuto prontamente in difesa della donna ed è così riuscito a sedare la violenza e portare il primo soccorso alla vittima. L’uomo si è poi scoperto essere il marito della donna.
Nel raccontare l’accaduto Alex spiegava che la cosa che più lo aveva colpito, era il terrore negli occhi della donna all’ idea di denunciare il marito ed al rifiuto di farsi accompagnare in ospedale per ricevere le cure necessarie. Era chiara ed evidente la consapevolezza da parte della donna di dover tornare nonostante tutto a casa, dove probabilmente avrebbe trovato dei figli da accudire e lo stesso carnefice a cui sottostare ancora.
Nei mesi successivi, questo episodio ha agito sulla sensibilità di Alex che, via via ha elaborato un forte senso di frustrazione ed impotenza riguardo questo tipo di violenza e, la creatività e le emozioni provate hanno fatto si che musica e parole prendessero forma. Nasce così il testo e la musica attraverso la quale Alex mette a fuoco ed esprime con forza il cuore di questo problema: il “Perché?” del silenzio.