Napoli – Una trentina di genitori di bimbi e ragazzi che hanno avuto un trapianto di cuore e sono stati seguiti all’ospedale Monaldi di Napoli, per l’intervento salvavita, hanno inviato una petizione all’indirizzo del governatore Vincenzo De Luca. “Per noi – sottolineano con orgoglio ed emozione – nessun viaggio della speranza, nessuna dispersione di risorse per la sanità regionale, la possibilità di avere accanto i propri cari e dunque bassi costi sociali, oltre alla cosa più importante: i nostri figli salvi”.
In particolare, i genitori chiedono a De Luca che sia garantita al Monaldi l’assistenza in emergenza, e non solo tramite il ricovero programmato in day hospital. “Altrimenti, i trapiantati finiscono in un qualunque pronto soccorso senza avere diretta indicazione da parte degli esperti del settore”.
E sottolineano quanto sia importante provvedere a “un’assistenza integrata”, sempre in ospedale. “Un’assistenza che, invece, ora grava solo sulla dedizione di chi lavora con competenza e passione”, avvisano le famiglie, che invocano “una riorganizzazione anche degli spazi del reparto, della terapia intensiva e della riabilitazione, dove poter ricoverare pazienti tenendo presente la diversità d’età”.
Tutte misure necessarie per fermare i “viaggi della speranza” verso il Nord e per garantire più umanità nelle cure: “Se c’è volontà politica e gestionale, si può”.
L’appello è accompagnato da una petizione popolare lanciata sul sito www.change.org dove sono già più di 500 le firme raccolte in poche ore.