Approdo pescatori, Schiappa: “Basta speculazioni, è un’occasione di lavoro”

di Redazione

Mondragone – “Il nuovo attracco a secco per i nostri pescatori, i cui lavori in Piazza della Repubblica proseguono senza indugi, rappresenta il segnale tangibile di una Città che guarda al futuro sfruttando le risorse del passato che provengono dalla nostra identità e quindi dalla nostra storia”.

A dichiararlo è il sindaco Giovanni Schiappa, in merito ai lavori per la realizzazione di un “Punto di sbarco-ricovero e servizi a supporto dell’attività della pesca” che stanno proseguendo sul Lungomare Camillo Federico nei pressi di Piazza della Repubblica. “Quest’opera – spiega il primo cittadino – darà nuovo impulso alla pesca locale, dotando dei servizi e degli strumenti necessari la nostra comunità di pescatori, che finalmente potrà operare non solo in condizioni di sicurezza, ma anche immaginando un immediato progresso dell’attività della pesca, che possa incentivare i giovani a scommettere su questo settore come risorsa occupazionale e di sviluppo per la nostra terra. E’ bello – continua il Sindaco – che un padre sappia che il proprio figlio si trovi nelle condizioni di poter proseguire il mestiere di famiglia, che poi è anche una passione figlia della cultura del nostro popolo”.

“E’ incredibile – aggiunge Schiappa – che ancora possano esistere delle minoranze di individui, contro tutto e tutti, che addirittura siano riusciti ad avere da ridire anche su questa opera”.

L’assessore ai Lavori pubblici, Valerio Bertolino, inoltre, spiega i motivi della scelta del luogo: “La scelta di delocalizzare questo approdo, rispetto alla posizione originaria che – ricorda Bertolino – è stata oggetto di abbattimenti da parte di questa Amministrazione nei giorni scorsi, è dovuta al fatto che in quest’ultima zona, in sintonia con linee generali del rinnovato piano spiaggia e la nostra idea di sviluppo della fascia costiera, vi sarà un ulteriore potenziamento dell’attività ricettiva balneare, che non poteva essere interrotta da un’opera che, auspichiamo, potrà far crescere notevolmente l’attenzione alla nostra Comunità di pescatori, che anche per motivi di sicurezza non avrebbero  certo potuto trovarsi nel bel mezzo di un lungomare ad uso prevalentemente turistico”.

La scelta di delocalizzare il tutto in piazza della Repubblica, come spiega Bertolino, è dettata da questi motivi e non solo: “Andiamo a riqualificare, oltretutto, un’area che versava in stato di abbandono e che cominciava a destare preoccupazioni anche da un punto di vista dell’eccesso di degrado. Con la nuova struttura, invece, vi sarà una riscoperta dell’intera zona, già oggetto di restyling dell’illuminazione, che oltretutto si presta in maniera perfetta all’attività di commercio a km 0 del pescato data la presenza anche di un grande parcheggio a ridosso, abbastanza lontano dai primi stabilimenti balneari”.

Bertolino, si sofferma poi sulla questione delle dune: “Questa Amministrazione comunale sta investendo sulla tutela della nostra macchia mediterranea. Continueranno gli interventi di potenziamento delle dune a protezione del nostro arenile, che contengono anche le ondate di sabbia sul lungomare durante i mesi invernali. L’approdo dei pescatori, su cui qualcuno che evidentemente non ama la Città ha tentato di speculare mediaticamente, non distrugge il paesaggio ma lo valorizza. L’intero progetto è infatti immaginato e realizzato per trovarsi in perfetta armonia con l’ambiente circostante, attraverso un design in linea con l’ambiente e con l’utilizzo di materiali riciclabili ed ecocompatibili, nel rispetto di tutte le normative ambientali, dopo aver acquisito qualsivoglia parere ed adempiuto ad ogni prescrizione”.

Infine, la promessa del primo cittadino: “Nessuno fermerà il processo di sviluppo che sta interessando la nostra Città. Purtroppo, tutti quelli che in passato hanno solo contribuito alla distruzione delle nostre bellezze, oggi cercano di inventarsi ogni accusa per tentare di delegittimare i nostri interventi. Ma il progresso della Città non può essere delegittimato, perché i mondragonesi sono un popolo attento e capace di giudicare le opere messe in cantiere da questa Amministrazione”.

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