Approdo pescatori, Taglialatela: “Altro disastro ambientale”

di Redazione

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Mondragone – “Un’opera utile che in assenza del Puc e del Piano Spiaggia si trasforma nell’ennesimo disastro Ambientale dei predicatori della Legalità a parole: riteniamo che la scelta dell’amministrazione comunale di rimuovere la più grande duna presente sul meraviglioso litorale sabbioso di Mondragone – lungomare sud -, come sovente accade, si pone in antitesi con il resto del mondo”.

Lo afferma l’ex assessore Antonio Taglialatela insieme al movimento “Mondragone Città Possibile”, che continua: “In assenza del Puc, con un Piano Spiaggia ancora fantasma, con la necessità di creare e istituire le Spiagge Libere Attrezzate, quest’Amministrazione continua l’opera di distruzione ai danni dell’ambiente.

È ormai noto che lo sviluppo turistico, economico e sociale di un luogo deve partire dalle risorse naturali di cui dispone. A Mondragone accade sempre l’inverso. Si costruisce un ricovero per i pescatori su un’area di 1600 mq interessata dalla presenza di una grande duna naturale che è stata rimossa.

Un’assenza di strategia senza pari laddove abbiamo potuto osservare che negli anni la scriteriata cementificazione e l’abusivismo edilizio unito ai continui condoni, altro non hanno fatto se non provocare la distruzione di un territorio che invece andrebbe risanato e depauperato di tutte le criticità di questa natura.

Auspichiamo questa sia l’occasione per le diverse associazioni e comitati ambientalisti di unirsi finalmente alla nostra denuncia per contrastare l’ennesima opera pubblica utile esclusivamente ad alimentare uno stato clientelare di basso profilo già più volte autore di irreparabili disastri nel nostro territorio.

Crediamo che lo sviluppo di attività quali la pesca ed il settore ittico in generale, andrebbero senz’altro incentivate ma senza compromettere l’ecosistema e senza sacrificare quel poco di bello che ancora l’uomo non è “riuscito” a mortificare.

Inoltre basta ricordare che qualche tempo fa la Provincia di Caserta ha investito sul litorale di Mondragone fondi pubblici al fine di rigenerare sistema naturale delle dune e della   vegetazione mediterranea al fine di preservare il territorio dall’erosione naturale, dovuto alle forti correnti, sottoponendo tutta la fascia costiera ad una sorta di vincolo.

Oggi gli stessi amministratori che hanno usufruito anni fa di fondi pubblici per rigenerare il ‘Parco delle Dune’, con altri fondi pubblici distruggono quanto realizzato anni addietro.

Con Schiappa e quest’Amministrazione siamo al ‘Teatro dell’assurdo’, con l’unico fine di sprecare in malo modo risorse pubbliche realizzando opere di dubbia importanza strategica nel tessuto socio economico locale. Basti pensare che con dati alla mano della Camera di Commercio di Caserta, l’Ufficio Statistico dichiara che sono solo 4 le attività che si occupano di pesca e acquacoltura presenti su territorio del Comune di Mondragone, questo dato così esiguo non è dovuto alla mancanza di un approdo per i pescatori, ma sicuramente altre sono le cause”.

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