Aversa – Continua la corsa alla candidatura a sindaco in vista dell’appuntamento elettorale per la scelta del successore di Giuseppe Sagliocco (che ha terminato anzitempo il proprio mandato non essendo riuscito ad approvare con la coalizione che lo supportava il bilancio programmatico 2015).
Nel centrosinistra, infatti, nonostante sia ancora vivo il ricordo delle primarie del novembre 2006, quando il centrodestra con Mimmo Ciaramella andò a votare in massa scegliendosi l’avversario, le due correnti locali del partito (che fanno capo al presidente regionale del Pd e consigliere regionale Stefano Graziano e all’europarlamentare Nicola Caputo) sembrerebbero essersi avviati verso questa scelta anche perché si sarebbero resi conto della debolezza dell’unico nome venuto fuori sino ad ora, quello dell’unico consigliere comunale democratico uscente: Marco Villano. Da qui la possibilità, nonostante le dichiarazioni del segretario cittadino dei Democratici, Carmine Esposito, di avere un nome entro l’anno, di aprire alle primarie di coalizione con la speranza che venga fuori un nome di spessore. Al momento, però, oltre a quello dello stesso Villano, gli altri nomi che si fanno sono quelli di Salvino Cella (già candidato del centro sinistra a sindaco nel 2012 e forte di una buona affermazione alle ultime regionali in una lista civica a supporto del governatore Vincenzo de Luca) e di Paolo Santulli, ex parlamentare centrista, oggi vicino all’Udc con la quale ha supportato de Luca alle regionali, che partecipa al tavolo della costituenda coalizione di centro sinistra.
Lontano dall’agone, assicurano i bene informati, l’ex due volte sindaco Lello Ferrara, che sarebbe assolutamente estraneo al panorama politico locale. Né si affaccerebbero alle primarie i due “manovratori” Graziano e Caputo.
Situazione di incertezza anche nel centrodestra dove, archiviata l’esperienza Sagliocco, i grossi calibri, dall’ex senatore Pasquale Giuliano all’ex due volte sindaco Ciaramella, oltre che dello stesso Sagliocco, tutti convinti (almeno in questa fase) a non volersi candidare alla poltrona più importante del consiglio comunale, escluso anche il magistrato Nicola Graziano (che in molti avrebbero cercato di convincere), il nome più accreditato sembra essere quello di Enrico De Cristofaro, presidente provinciale dell’ordine degli architetti. Ad ostacolarlo una serie di forzisti, da Elia Barbato a Gianpaolo dello Vicario a Rosario Capasso a Nicla Virgilio a Francesca Marrandino a Mario Tozzi.