Interventi al femore, l’ospedale “Moscati” tra le eccellenze del Sud Italia

di Livia Fattore

Aversa – Dalla frattura al femore ai cesarei, passando per la gestione dell’infarto: migliora la qualità delle cure in Italia, comportando spesso anche risparmi. E, una volta tanto, al miglioramento concorre anche il Sud, in particolare, chi l’avrebbe mai detto, Aversa con il presidio ospedaliero San Giuseppe Moscati. A dirlo è il Programma Nazionale Esiti, sviluppato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AgeNaS), presentato ieri a Roma, che fornisce valutazioni di efficacia e qualità delle cure. Non una pagella, tengono a precisare i redattori bensì “uno strumento per il miglioramento delle performance”.

Il programma prende in considerazione tre interventi sanitari tipo: la possibilità di venire operati per frattura del femore nell’arco di soli due giorni; il numero di interventi di angioplastica entro 90 minuti dall’accesso in pronto soccorso in caso di infarto; l’effettuazione dei tagli cesarei.

In Campania e Molise – secondo la ricerca – le stime sono pessime, al di sotto del 20% ma al Sud non mancano esempi positivi. Ad esempio, gran parte delle strutture di Basilicata e Sicilia sono sopra il 50%, mentre in Campania un presidio ospedaliero, quello di Aversa, è passato dal 10% del 2013 a 60% nel 2014 per quanto riguarda la frattura del femore operata nell’arco delle 48 ore.

“I dati mostrano – commenta Marina Davoli, direttore scientifico Programma Nazionale Esiti – un lento miglioramento degli indicatori di salute più rilevanti, in particolare quelli ai quali regioni e ministero hanno dedicato attenzione. Ma non è sufficientemente omogeneo come dovrebbe essere in un servizio universalistico e ancora non raggiunge gli standard internazionali attesi”.

Intanto, i dirigenti interessati si godono il momento di gloria dovuto alla performance del reparto di ortopedia di cui è primario il dottor Achille Pellegrino.

“Nel 2015 – afferma il direttore del Moscati, Mario Borrelli (nella foto) – sarà ancora meglio. In questo settore per garantire gli standard nazionali operiamo, oramai, quasi tutti i giorni. Ci tengo a dire che quello di ortopedia non è il solo reparto di eccellenza del Moscati. Ne abbiamo tantissimi che operano negli standard nazionali. Spesso siamo penalizzati anche dalla carenza di personale che attanaglia a macchia di leopardo diversi settori del nostro ospedale. Ancora meglio nel 2015 ho detto, ma miglioreremo ancora di più nel 2016”.

Soddisfatto anche il commissario dell’Asl Caserta (dalla quale il Moscati dipende), Gaetano Danzi, che sottolinea: “L’ospedale di Aversa dimostra di essere dotato di ottime professionalità, ma non è solo il Moscati ad averle. In tutti i presidi abbiamo livelli elevati di qualità. Non a caso, infatti, il nostro obiettivo primario è stato quello di dare impulso proprio alla qualità. In questo senso ulteriori miglioramenti nelle prestazioni erogate potremmo averli grazie alla prossima assunzione di 34 nuove unità, quasi tutti dirigenti medici e primari, per i diversi nosocomi dipendenti dalla nostra Asl a seguito della pubblicazione del decreto regionale n.30 del 2015. Insomma, questo riconoscimento va nel solco del costante miglioramento della sanità provinciale”.

Per la cronaca, chi volesse approfondire analiticamente la situazione dei presidi ospedalieri casertani in relazione ai ricoveri per singole patologie può cliccare sul link: http://95.110.213.190/PNEed14/sintesi/asl/asl_frequenza.php?cod_asl=150203

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