Camorra, arrestato il latitante Pasquale Sibillo: boss delle “baby gang”

di Redazione

Napoli – Pasquale Sibillo, detto Lino, 24enne boss dell’omonimo clan camorristico attivo nella zona di Forcella a Napoli, è stato catturato dagli uomini dello Sco e della Squadra mobile di Napoli a Terni, in un appartamento nel centro della città umbra.

Sibillo era ricercato da maggio scorso per associazione mafiosa, omicidio, tentato omicidio e traffico di stupefacenti. Contestualmente all’operazione che ha portato alla cattura di Pasquale Sibillo, la Polizia di Stato sta effettuando diverse perquisizioni.

Le indagini sono coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Una delle piste che ha condotto la polizia sulle tracce di Sibillo è stata la presenza di alcuni parenti a Terni, città umbra dove oggi è finita, dopo cinque mesi circa, la latitanza del baby-boss di Forcella. Ed il latitante era in compagnia di una delle due persone che lo ospitavano da qualche tempo nel loro appartamento nel centro di Terni quando è stato fermato in strada da una pattuglia mentre era a bordo di un’auto.

Ai poliziotti il giovane capo dell’omonimo clan ha fornito generalità false. Un tentativo inutile per depistare gli investigatori che lo tenevano d’occhio già da qualche giorno e attendevano il momento opportuno per entrare in azione. Alla perquisizione, l’abitazione non è risultata protetta da sistema di sicurezza. Probabilmente il latitante era sicuro di non essere trovato e si sarebbe mostrato sorpreso quando ha capito che per lui si stavano aprendo le porte del carcere.

A Terni alcuni affiliati alla cosca di Forcella sono reclusi nel locale carcere di Sabbione. Pasquale Sibillo è giunto in serata in questura. Indossava una maglietta colore grigio, a girocollo, jeans blu e scarpe di ginnastica dello stesso colore.

Fratello di Emanuele Sibillo, ucciso il 2 luglio in un agguato, Sibillo, è ritenuto dagli investigatori il capo del cartello della nuova generazione camorristica del rione Forcella, composto dalle famiglie Giuliano, Sibillo, Brunetti ed Amirante e contrapposto alla “paranza dei bambini”, detta così perchè le ultime leve della criminalità organizzata sono giovanissimi ed a volte minorenni. Anche i componenti del gruppo Sibillo sono tuttavia giovanissimi. La faida ha fatto tre omicidi nei rioni Forcella e Maddalena, nel centro storico, dove da anni operano i clan Mazzarella e Giuliano.

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