Caserta, dipinto di Cammarano trafugato dai nazisti torna ai Bersaglieri

di Redazione

Caserta – I carabinieri dei Nuclei Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e Venezia hanno recuperato e sequestrato una pregevole opera pittorica facente parte della più vasta composizione del quadro intitolato “Carica dei Bersaglieri” (cm. 300 x 200) realizzato dal pittore Michele Cammarano (Napoli 1835 – 1920), interprete affermato della stagione pittorica risorgimentale.

L’intero dipinto fu trafugato dalle truppe naziste dalla Caserma “Catena” di Verona, durante le tragiche giornate che seguirono l’8 settembre 1943. Viste le sue considerevoli dimensioni e il soggetto pittorico molto accattivante, la tela fu poi sezionata tanto da ricavarne più frammenti, poi immessi sul mercato, a partire dagli anni ’50, come singole opere del Cammarano.

Dopo il recupero nel 2013 di una prima parte del dipinto, restituita il 13 agosto del 2014 all’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta, le indagini sono proseguite con l’intento di “ricomporre il puzzle” recuperandone tutte le porzioni per restituirvi l’originaria dignità artistica. I militari del Tpc hanno quindi rintracciato una seconda sezione dell’opera, di proprietà del titolare di una nota casa d’aste di Napoli, risultato in assoluta buona fede per averla ereditata dal defunto genitore che l’aveva a sua volta acquistata all’incanto negli anni ‘70. Grazie alle preziose informazioni contenute nella Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti, il più grande database di settore al mondo gestito dal reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, è stato ancora una volta possibile riconoscere senza ombra di dubbio il frammento recuperato.

Peraltro, la carica dei Bersaglieri del Cammarano era anche inserita nel famoso catalogo “L’opera da ritrovare repertorio del patrimonio artistico italiano disperso all’epoca della Seconda Guerra Mondiale” (pubblicato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nel 1995). La realizzazione di questo catalogo è il frutto dell’opera del noto Rodolfo Siviero, già Ministro plenipotenziario della Repubblica Italiana e detective dell’arte che riuscì, nei difficili anni del dopoguerra, a recuperare molte importanti opere d’arte trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale.

Di fronte alle evidenze certe circa la provenienza illecita del dipinto, nonostante il tempo trascorso dal furto, il suo attuale proprietario non ha esitato ad offrirlo in dono ai Bersaglieri, riconoscendone l’alto valore storico e simbolico. Nella mattinata odierna il quadro è stato restituito dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale all’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta, oggi custode all’interno del suo sacrario delle gloriose tradizioni dell’arma dell’Esercito ed erede di quel reparto che nel 1943 era di stanza proprio nella caserma Catena di Verona, luogo del trafugamento.

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