Napoli – “Dalla Kocher al robot: un viaggio da fantascienza” è il tema della seconda conferenza del 13esimo ciclo di ‘Come alla Corte di Federico II, ovvero parlando e riparlando di scienza’, che si terrà giovedì 26 novembre 2015 alle 20.30, presso il Centro Congressi federiciano di via Partenope, 36, a Napoli.
Protagonista dell’evento sarà Franco Corcione, docente presso la Scuola di Specializzazione di Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal 1998 è Direttore del Centro di Chirurgia Laparoscopica e Robotica avanzata dell’A.O.R.N., Ospedale di rilievo nazionale ad alto grado di specializzazione, Ospedali dei Colli – Monaldi di Napoli.
Sulla tematica dell’incontro scrive il professor Corcione: Citando le parole del Professor Ettore Ruggieri pubblicate su “La chirurgia dell’epoca moderna” nel 1960, potremmo dire che: “Se i nostri predecessori potessero rinascere, avrebbero l’impressione di entrare in un mondo di fiabe inimmaginabile”.
Negli ultimi due secoli si è assistito infatti a una vera e propria “rivoluzione chirurgica”, le cui tappe fondamentali sono state la scoperta dell’anestesia, l’introduzione dei materiali protesici, l’esecuzione dei trapianti, l’invenzione delle suturatrici e, in ultimo, ma solo in ordine temporale, l’avvento della laparoscopia a partire dagli anni novanta. Questa è stata probabilmente la rivoluzione più profonda della storia della chirurgia, che ha dato il La alla strada della mini-invasività.
Dalla laparoscopia sono poi fioriti ulteriori sviluppi, quali la chirurgia “miniaturizzata” (con accesso singolo, con strumenti di calibro ridotto o attraverso gli orifizi naturali) e la chirurgia robotica. Quest’evoluzione è culminata nel primo intervento chirurgico transoceanico della storia – denominato “operazione Lindbergh” – che fu eseguito con il robot nel 2001.
In contrapposizione ai progressi “epocali” compiuti fino ad ora, si pone la continua e frenetica accelerazione indotta dalle nuove tecnologie anche nel campo della chirurgia. L’impressionante livello scientifico e tecnologico raggiunto impone però degli sforzi sempre maggiori a fronte di “piccoli passi” in avanti sulla strada del progresso.
L’avvento della chirurgia laparoscopica ha portato alla ribalta il problema, da sempre sentito in chirurgia, della standardizzazione delle tecniche. Ciò ha condotto alla ricerca e alla definizione dei cosiddetti “gold standard”, intesi come campi di applicazione di riferimento per l’approccio laparoscopico. Attualmente, parlare di gold standard ha perso parzialmente di significato, poiché è stato dimostrato che l’approccio laparoscopico può essere applicato in ogni ambito della patologia chirurgica addominale, restando come uniche limitanti l’esperienza del chirurgo e il rispetto dei criteri oncologici.
L’altra faccia della “medaglia” dell’evoluzione chirurgica è rappresentata dalla necessità di un continuo aggiornamento professionale e tecnologico, dal problema della sostenibilità dei costi e dalle aspettative – sempre più alte – dei pazienti. Relativamente a quest’ultimo elemento, è da sottolineare l’importanza di una corretta informazione, sia da parte dei mezzi di comunicazione che da parte dei chirurghi, in quell’imprescindibile atto medico che è il consenso informato. Il rischio è che un atto chirurgico così “evoluto” sia banalizzato e che il suo risultato sia scontato.
Il futuro? Vedrà probabilmente lo sviluppo di alcune tecnologie quali l’applicazione dell’ingegneria tissutale, della realtà aumentata e delle nanotecnologie in chirurgia. E arriverà prima di quanto possa sembrare. Potremmo concludere, a ragione, con le parole di Einstein: “Non penso mai al futuro, arriva così presto”.
“Come alla Corte di Federico II, ovvero parlando e riparlando di scienza” è un ciclo di conferenze realizzato dall’Università Federico II con l’obiettivo principale di diffondere cultura scientifica e tecnologica. ‘iniziativa, attraverso le sue conferenze, porta infatti a conoscenza di addetti e non addetti ai lavori temi di attualità o di cultura generale esposti con rigorosità scientifica ma con linguaggio comune.
“Come alla Corte di Federico II” rientra in F2 Cultura, il progetto culturale che comprende un vasto programma di iniziative in molteplici ambiti disciplinari che l’Ateneo propone alla cittadinanza e alle scuole.