Disastro Metrojet, avanza ipotesi attentato. Easyjet sospende voli

di Stefania Arpaia

Sharm el Sheikh – Non ci sono prove per dimostrare che l’aereo russo, l’Airbus A321, della compagnia Metrojet sia precipitato, lo scorso sabato, a causa di un attentato rivendicato dall’Isis. 

Avanza l’ipotesi che il velivolo sia precipitato a causa dell’esplosione di una bomba a bordo, eventualità a cui il Cremlino presta fede, contrapponendosi all’intelligence Usa e britannica.

Intanto, il premier russo, Dmitry Medvedev, ha consigliato ulteriori misure di sicurezza nei Paesi dove volano aerei russi mentre la compagnia Easyjet ha deciso di sopprimere tutti i voli che hanno come destinazione Sharm el Sheikh. Medesima situazione anche per le compagnie olandesi e ucraine.

In via preauzionale, anche il Regno Unito aveva deciso nella giornata di mercoledì di sospendere le rotte in Egitto. Il Regno Unito adotterà oggi “misure di emergenza a breve termine” per consentire ai turisti britannici bloccati a Sharm el Sheikh di rimpatriare. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond.

Sono circa 20mila i turisti britannici bloccati nella località egiziana: “Stiamo collaborando con le compagnie aeree e con le autorità egiziane per mettere in atto misure di emergenza a breve termine che ci consentano di rimpatriare in sicurezza i turisti britannici che sono a Sharm”, ha detto Hammond.

Le autorità dei Paesi Bassi invece hanno chiesto ai cittadini di evitare viaggi nella località turistica fino a quando non ci sarà un quadro aggiornato delle informazioni. Secondo i media, l’Olanda sta aspettando i risultati delle indagini disposte dagli investigatori britannici sulla sicurezza della regione.

Nel frattempo, fonti locali riferiscono che Adbel-Wahab Ali, responsabile della sicurezza dell’aeroporto di Sharm el-Sheikh, è stato licenziato.

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Redazione
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