Ebreo accoltellato a Milano. Procura antiterrorismo apre inchiesta

di Stefania Arpaia

Milano – Un uomo ebreo è stato accoltellato a Milano, nei pressi di una pizzeria kosher, giovedì sera, poco dopo le 20, da un aggressore incappucciato.

L’uomo ha inferto alla vittima, Nathan Graff, 40 anni,  7 coltellate: 3 alla schiena, una al braccio e tre al volto, mentre urlava “Ti ammazzo”. Poi è fuggito via. Immediato l’arrivo dei sanitari del 118 che hanno trasportato l’ebreo in ospedale dove è in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.

Aperta un’inchiesta dalla procura antiterrorismo che indaga sul caso per capire se ci sia un nesso tra l’aggressione e la religione della vittima. L’inchiesta è stata presa in carico dal procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli.

Al momento dell’attacco, in via San Gimignano, la vittima indossava gli abiti tipici della comunità ebraica ma i testimoni che erano all’esterno della pizzeria e che hanno visto l’aggressore scappare non hanno udito parole con rivendicazioni. L’aggressore ha, secondo quanto riferito da fonti locali, capelli biondi e carnagione chiara. Il suo volto sarebbe stato intravisto quando ha tolto il passamontagna.

Il co-presidente della comunità ebraica milanese Milo Hasbani ha detto che l’aggressione può essere messa in relazione con l’intifada dei coltelli: “E’ così, però non vogliamo pensare che sia una nuova forma di tiro al bersaglio”.

“Esprimo tutto lo sgomento della comunità ebraica per il ferimento del cittadino italiano di religione ebraica ferito a Milano. L’uomo fortunatamente non è grave – ha detto la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello – Dobbiamo costatare che l’appello dell’Isis di colpire gli ebrei ovunque si trovino purtroppo sta facendo proseliti”.

“Come comunità chiunque viene aggredito ha la nostra solidarietà, se è ebreo ancora di più”, ha dichiarato Abdel Hamid Shaari, presidente dell’Istituto culturale islamico di Viale Jenner a Milano.

L’uomo è sposato con la figlia del rabbino afghano Hetzkia Levi  molto conosciuto nella comunità ebraica milanese.

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