Antalya – Si conclude nella giornata di lunedì il G20 che ha visto coinvolti i capi di Stato dei principali Paesi impegnati nella lotta al terrorismo.
Alla sfida jihadista, i premier hanno risposto con un documento in 9 punti, ancora in stato di bozza, che prevede una grande coalizione per distruggere il nemico comune: l’Isis. Previste ingenti sanzioni per chi finanzia i combattenti.
“Siamo preoccupati per il notevole e crescente flusso dei ‘foreign terrorist fighters’ per la minaccia che rappresentano per tutti gli stati, includendo le nazioni di origine, di transito e di destinazione – hanno riferito i leader – Siamo determinati ad affrontare questa minaccia rafforzando la nostra cooperazione e sviluppando misure significative per prevenire e contrastare questo fenomeno, comprese la condivisione di informazioni, il controllo delle frontiere per tracciare gli spostamenti, misure di prevenzione ed una appropriata risposta della giustizia penale. Lavoreremo insieme per rafforzare la sicurezza dell’aviazione globale”.
“E’ un inaccettabile affronto contro tutta l’umanità. Dal G20 arriva il segnale che siamo più forti del terrorismo”, ha dichiarato la cancelliera Angela Merkel, che ha annunciato che nel 2017 il G20 sarà in Germania.
Il primo ministro Matteo Renzi ha incontrato Vladimir Putin e ha sottolineato la necessità di dover collaborare con tutti i Paesi, mettendo in atto una strategia di lungo periodo. “Spero che anche il G20 faccia fare un passo avanti in direzione di quanto fatto al tavolo di Vienna: c’è la necessità di un accordo ampio con protagonisti gli Usa assieme a Europa e Russia e con il coinvolgimento dei paesi arabi. Abbiamo bisogno di mostrare l’unità. E prima di tutto, questa unità, deve essere mostrata nella lotta contro il terrorismo”, ha dichiarato il capo del consiglio.
“Il terrorismo – ha aggiunto – non si risolve con interventi limitati. La legge di stabilità entra in Parlamento con un aumento degli stanziamenti per la sicurezza. Poi se il Parlamento vuole discutere per aumentarli ancora noi siamo disponibili. Ma il punto è che i fondi sono aumentati”. Secondo quanto riferito dal premier, l’incontro con Putin si è concentrato sulla possibilità di ridurre le limitazioni dei visti.
Previsto anche l’incontro tra Putin e David Cameron. Recyp Erdogan: “La lotta al terrorismo riguarda anche gli asset finanziari, il contrasto alle risorse che lo sostengono. Rimaniamo impegnati a fronteggiare i canali di finanziamento del terrorismo, in particolare implementando la cooperazione e lo scambio di informazioni e il congelamento degli asset del terrorismo e di finanziamento alla criminalità”.
Previste nella bozza del G20 sanzioni finanziarie ai regimi collegati al terrorismo o che finanziano i terroristi, l’impegno a bloccare “il flusso di foreign fighter” con un’implementazione “della cooperazione e lo sviluppo di rilevanti misure per prevenire e combattere questo fenomeno”.
In più, tra gli obiettivi vi è “contrastare la propaganda terrorista e impedire ai terroristi di sfruttare la tecnologia, le comunicazioni e le risorse per incitare ad atti di terrorismo, anche attraverso internet. Devono essere prevenuti gli incoraggiamenti del terrorismo, l’incitamento ad atti di terrorismo e la glorificazione della violenza. Riconosciamo il bisogno a tutti i livelli di lavorare attivamente per prevenire l’estremismo violento e sostenere la società civile nel coinvolgere i giovani e promuovere l’inclusione di tutti i membri della società”.