Le candidature alla 28esima edizione degli Efa (European Film Award), meglio noti come Oscar europei, consegnati annualmente per premiare la migliore produzione continentale della stagione hanno riservato belle sorprese per il cinema nostrano.
Soprattutto a Paolo Sorrentino che, dopo aver dominato due anni orsono con l’ormai mitico “Grande Bellezza” partendo proprio da questa manifestazione alla conquista dell’America, ha visto il suo “Youth” ottenere il record di ben cinque nomination (film, regia, sceneggiatura, attore protagonista, Michael Caine, e attrice protagonista, Rachel Weisz).
Una bella rivincita per il cineasta napoletano in terra europea dopo l’ingiusta esclusione dal Palmares di Cannes dell’emozionante e intensa pellicola centrata sulla narrazione di un’amicizia senile e, ancor di più, solenne dichiarazione d’amore per l’arte e le sue molteplici forme di rappresentazione.
Ma può ritenersi contento anche Nanni Moretti che con il commovente “Mia madre” ha piazzato due candidati nelle cinquine di miglior regista e attrice, l’inossidabile Margherita Buy. Quest’ultima, per arrivare ad essere la prima interprete italiana capace di riuscire ad agguantare tale riconoscimento, dovrà battere, in primis, la britannica Charlotte Rampling, senza dubbio in pole position con il compagno di set Tom Courtenay per ricevere l’ambito riconoscimento grazie alla performance nel crepuscolare “45 Years”.
La minaccia maggiore per il lungometraggio di Sorrentino potrebbe provenire dallo svedese “Un piccione sul ramo che riflette sull’esistenza” di Roy Anderson, già trionfatore a Venezia 2014, e dal greco “The Lobster” di Yorgos Lanthimos, entrambi fermi a quattro nomination. Il risultato verrà reso noto al momento della consegna delle statuette prevista per il prossimo 12 dicembre a Berlino.