Papa Francesco: “Gli insegnanti sono gli operai più malpagati”

di Gabriella Ronza

“Fra gli operai più malpagati ci sono gli educatori: che cosa vuol dire questo? Semplicemente che lo Stato non ha interesse, se lo avesse le cose non andrebbero così” sono state queste le parole del Papa all’udienza con i partecipanti al congresso mondiale organizzato dalla Congregazione per la scuola cattolica.

“L’educazione è diventata troppo selettiva e elitaria. Sembra che hanno diritto all’educazione soltanto le persone che hanno un certo livello, una certa capacità. Ma certamente non hanno diritto all’ educazione tutti i bambini, tutti i giovani, e questo è una vergogna. – ha continuato – Sembra che si educhi dentro i muri di una cultura selettiva, di una cultura di sicurezza, di un settore sociale benestante che non può andare più”.

Per il Pontefice, inoltre, un educatore che non sa rischiare non serve per educare: “Un papà e una mamma che non sanno rischiare non educano bene il figlio. Rischiare è un insegnamento. Una gamba dev’essere ferma sul pavimento che conosce e con l’altra si deve cercare di andare avanti. Forse scivoli, ma ti alzi e vai avanti”.

Bergoglio ha aggiunto poi che non ci deve essere proselitismo nelle scuole: “Noi cristiani siamo minoranza e l’educazione apre la porta alla dimensione della fede. Ma questo non significa fare proselitismo”.

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