Strage Parigi, 128 morti: carneficina in un teatro. Un italiana dispersa

di Redazione

Parigi torna nell’incubo terrorismo. Nella serata di venerdì almeno 128 persone sono morte in sei attentati che hanno colpito, per la seconda volta in un anno, dopo la strage di Charlie Hebdo, il cuore della capitale francese. Sono oltre 200 i feriti, di cui 80 in modo grave.

valeria solesinItaliani coinvolti, dispersa una giovane veneta – Sono rimasti leggermente feriti anche due italiani: Massimiliano Natalucci e Laura Appolloni di Senigallia, in provincia di Ancona. C’è un’italiana dispersa negli attacchi avvenuti a Parigi nella notte del 13 novembre: si tratta di Valeria Solesin, 28 anni di Venezia. Lo annunciano amici e familiari che attraverso i social network stanno cercando di diffondere la notizia. La ragazza, a Parigi per una borsa di studio, si trovava col suo fidanzato nei pressi del teatro Bataclan quando è scoppiato il finimondo. Non è stata vista tra i cadaveri ma da ieri sera non si hanno più sue notizie. “Sappiamo che non è fra le salme identificate. Il suo ragazzo è stato diviso da lei dal fuggi fuggi ed è sotto shock. – scrive un’amica di Valeria Solesin – E’ la ragazza più forte e ottimista che abbia conosciuto. Se ha un briciolo di fiato in gola si farà sentire. Ma evidentemente non può. Fate girare”. Valeria è a Parigi per una borsa di studio in sociologia alla Sorbona. I suoi genitori sono già in contatto con la Farnesina.

Gli attentati – La furia omicida ha colpito una partita di calcio tra Francia e Germania, un concerto rock, ristoranti, bar e fast-food. Un allarme continuo per ore, conflitti a fuoco in diversi punti della città. Il primo attacco è avvenuto quando un kamikaze si è fatto saltare in Boulevard Voltaire senza fare altre vittime, a Rue de Charonne 18 vittime al bar La Belle Équipe, cinque morti alla pizzeria La Casa Nostra in a Rue de la Fontaine au Roi, almeno dodici morti tra Rue Alibert nel bar Le Carillon e nel ristorante Le Petit Cambodge in Rue Bichat. Il resto delle vittime si è avuto nel teatro Le Bataclan, dove stava suonando la rock band americana Eagles of the Death Metale, alle quali vanno aggiunte le tre persone morte all’esterno dello Stade de France, alla periferia nord della capitale francese, più tre terroristi kamikaze che si sono fatti saltare. Il procuratore di Parigi non ha escluso che alcuni terroristi siano sfuggiti e siano in fuga.

Hollande – Il presidente François Hollande, che è stato evacuato mentre era allo stadio per assistere alla partita, in diretta televisiva ha proclamato lo stato di emergenza e tre giorni di lutto nazionale. “La Francia è stata aggredita in modo vergognoso e violento, quindi sarà spietata contro la barbarie dello Stato islamico”, ha detto il capo dell’Eliseo. “La Francia agirà con tutti i mezzi, sul fronte interno ed esterno, in concertazione con gli alleati”.

La rivendicazione dell’Isis – La matrice degli attentati, infatti, è di natura islamica. Lo Stato dell’Isis avrebbe rivendicato: “E’ la capitale dell’abominio e della perversione”. Gli attacchi “sono solo l’inizio della tempesta”, la Francia, e chi la sostiene, “rimarrà tra gli obiettivi principali”. Secondo Al Arabiya, un video firmato dall’Isis e pubblicato la settimana scorsa annunciava l’ondata di terrore se il governo di Hollande “continua con i bombardamenti”.

“Otto kamikaze hanno azionato le loro cinture esplosive dopo avere esaurito le munizioni delle loro armi contro le masse di apostati”, afferma l’Isis in un’altra rivendicazione sul web. “La Francia e chi la segue deve capire che saranno in testa alla lista degli obiettivi dello Stato Islamico”, si legge.

Condanna dalla Lega Araba – “La comunità internazionale utilizzi tutti i mezzi per stanare gli assassini e chi li sostiene per ripulire il mondo da queste atrocità e crimini contro l’umanità”. E’ l’appello lanciato dalla Lega Araba condannando i “crimini odiosi” e gli attacchi in Francia “commessi dai terroristi”. “Piena solidarietà” è stata espressa dall’organizzazione internazionale politica alla Francia di fronte a “questa catastrofe”.

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