È ritornata in Italia la salma di Valeria Solesin, la ricercatrice morta negli attentati di Parigi, con l’aereo di stato atterrato al “Marco Polo” di Tessera. Con il feretro c’erano i genitori, il fidanzato e la sorella di quest’ultimo, scesi dal volo proveniente da Parigi.
Ad accogliere la bara c’erano anche il fratello di Valeria, Dario Solesin, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il presidente della Regione, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Domenica e lunedì la bara di Valeria sarà esposta al pubblico per l’estremo saluto dei concittadini nell’androne del municipio a Ca’Farsetti, sede del Comune, davanti al Canal Grande. Per la giovane morta nell’assalto terroristico al Bataclan di Parigi non è previsto nessun funerale di stato, ma solo una attenta sorveglianza gestita dalla polizia municipale fino al giorno del funerale, in programma martedì in Piazza San Marco.
Secondo fonti del Comune, il feretro sarà prima portato all’ ospedale all’Angelo di Mestre dove, su disposizione della Procura lagunare, verrà effettuata una ricognizione. Domenica 22 novembre, la polizia municipale scorterà il carro funebre dalla terraferma al centro storico lagunare, con un motoscafo sarà portata a Ca’Farsetti.