Suor Cristina a teatro con il musical “Sister Act”

di Emma Zampella

Svestiti i panni della cantante da talent show, la vincitrice della seconda edizione di “The voice Italia”, Suor Cristina, si da ai musical: sarà alò teatro Brancaccio di Roma, il 10 dicembre, con il musical “Sister Act”.

Un nuovo progetto che la protagonista commenta così: “Che Dio benedica il musical! Il Signore mi ha chiamato sul palco e io porto la sua testimonianza anche lavorando a teatro. Papa Francesco? Credo che mi appoggerebbe, perché la Chiesa deve accorciare le distanze con la gente”.

Diretta da Saverio Marconi, Suor Cristina dichiara ancora: “La mia voce – prosegue la religiosa, che fa parte della congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia – è un dono e credo che non esista luogo dove non possa arrivare il messaggio di Gesù”.

Dopo il successo esploso grazie alla partecipazione a “The voice of Italy” e alla pubblicazione del disco “Sister Cristina”, la suora ventisettenne che ha spopolato in tutto il mondo (milioni le visualizzazioni delle performance canore su YouTube), continua il suo percorso nello show business. In scena interpreta Suor Maria Roberta, un personaggio che presenta qualche tratto in comune con la sua storia privata: “La novizia è una ragazzina, ancora non ha ricevuto la chiamata e si trova a scegliere tra il mondo esterno e il convento. Si farà tante domande, ma poi deciderà di donarsi completamente al Signore. In fondo è stato così anche per me quando ho fatto la mia scelta”.

Il musical è conosciuto soprattutto grazie al fortunato film “Sister Act – Una svitata in abito da suora”, diretto nel 1992 da Emile Ardolino. Nella versione cinematografica la protagonista era una spumeggiante Whoopi Goldberg nei panni di Deloris Van Cartier, la cantante solista del trio “The Ronelles” in stile anni ’60, che per sfuggire alla morte certa diventa suo malgrado una suora, assumendo l’identità di Suor Maria Claretta. Al Brancaccio la parte di Deloris è stata affidata a Belia Martin, già protagonista della versione spagnola del musical. “L’ho vista in scena a Barcellona – ricorda il direttore artistico Alessandro Longobardi – e mi ha stregato con la sua voce nera, calda, in stile gospel. Ha una grande energia, è una ragazza semplice ma di enorme talento”.

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