Veronica Pivetti, l’esordio alla regia con “Nè Romeo nè Giuletta”

di Emma Zampella

Ha scelto un tema ambizioso quanto ostico e difficile da trattare sul grande schermo: Veronica Pivetti esordisce alla regia con il film “Né Romeo né Giulietta” nelle sale italiane con Microcinema da giovedì 19 novembre.

Il film, che ha come protagonista un adolescente, racconta quanto sia difficile per quest’ultimo il dichiarare alla propria famiglia, apparentemente emancipata, il suo essere omosessuale. Veronica Pivetti veste i panni di Olga, la madre di Rocco, adolescente in cerca della identità sessuale e vittima a scuola di bullismo. Al fianco di Olga anche il suo ex marito, Manuele Bordin (Corrado Invernizzi), padre di Rocco e psichiatra sciupa femmine.

Una vita difficile quella di Rocco (Andrea Amato) che nonostante si sforzi non riesci ad avere un rapporto sessuale con la sua migliore amica Maria. Né Giulietta né Romeo parte da qui, muovendo le proprie premesse da questa costruzione di un’identità in un’epoca in cui certe cose si danno oramai per scontate. Veronica Pivetti, regista e attrice, tocca molteplici temi, tutti però orbitanti attorno al concetto di coming out, inerenti in particolar modo a come ci si relaziona a certi fenomeni. Fenomeno, appunto, su cui il film in questione sembra avere davvero nulla da dire. La provocazione, insita nelle premesse, resta interessante in potenza: seguire il travagliato periodo di passaggio di un giovane omosessuale che intende rivelarsi al mondo, a partire dai genitori pseudo-progressisti, è più una traccia che altro.

Un film che la critica ha bocciato in quanto meramente fine a se stesso: in alcuni casi i personaggi, così come il resto della storia, sembrano esser sterili, senza capo ne coda, come ha scritto qualcuno in rete.

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