Vertice Renzi-Hollande. Omaggio alla Sorbona e al Bataclan

di Stefania Arpaia

Parigi – Il premier italiano Matteo Renzi si è recato a Parigi, giovedì mattina, per un vertice bilaterale con il presidente francese Francois Hollande all’Eliseo.

“Abbiamo sentito il dolore di questa nazione come il nostro dolore – ha detto Renzi – È stato compiuto un attentato non solo contro la Francia e contro l’Europa ma contro l’umanità”.

“Sui rifugiati abbiamo bisogno di avere un accordo globale con la Turchia, che può essere davvero significativo nella costruzione di un diverso livello di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo. L’Italia conferma i suoi impegni a livello Ue. Siamo impegnati a livello militare, in molti casi con la Francia, e penso al Libano ma non solo: anche all’Iraq, Siria, Afghanistan, Kosovo e Africa, dove molto forte è l’impegno francese”, ha aggiunto.

“Pensiamo che ci sia necessità di uno sforzo sempre più inclusivo, una coalizione che porti alla distruzione del Daesh e del disegno atroce che esso rappresenta. Noi pensiamo che ci siamo bisogno di una risposta culturale che Francia e Italia possono dare”.

“E’ drammatico il fatto che siano stati colpiti luoghi della quotidianità, si è cercato di colpire l’idea stessa di ciò che noi siamo. Ci sentiamo impegnati a livello diplomatico e militare per affermare che i nostri valori sono molto più forti della loro barbarie”.

A seguire la visita all’università Sorbona dove studiava la vittima italiana, Valeria Solin, rimasta uccisa durante gli attentati. “Per sconfiggere il terrore bisogna vincere la paura: non deve farci perdere la nostra umanità, la nostra identità”, ha dichiarato il primo ministro.

“Bisogna serrare i ranghi dell’Ue e contrastare le forze centrifughe che attraversano il continente: dal rischio di Brexit, alle conseguenze politiche della crisi economica e finanziaria, ci sono troppi strappi nel tessuto dell’Unione, ma il rischio maggiore è lo strappo tra le istituzioni e i cittadini”.

“Non rinunceremo mai alla nostra identità, non rinunceremo mai a vivere, non rinunceremo mai a vivere liberi. Viva la Francia, viva l’Italia”, ha concluso il premier tra gli applausi di studenti e insegnanti. Poi l’omaggio al Bataclan.

Hollande: “Il nostro obiettivo è distruggere Daesh, dobbiamo avere la volontà di riunire tutti coloro che desiderano agire, a livello internazionale, in questo senso. La visita di Matteo Renzi si colloca in questa prospettiva”.

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