Zucchero, nel 2016 live all’Arena di Verona

di Emma Zampella

Ha annunciato l’arrivo del suo nuovo disco previsto per la prossima primavera: a cinque anni di distanza da “Chocabeck” Zucchero ritorna con 10 live all’Arena di Verona, dal 16 al 28 settembre 2016.

Quelle di Verona saranno infatti le uniche in Italia che apriranno la tournée mondiale. “Se fossi stato in tour mi sarei fermato dopo gli attentati a Parigi – ha spiegato il cantante – In questi giorni ne ho sentite di ogni nei talk ma quello che mi preme aggiungere è che qui ci troviamo di fronte a un atto di vigliaccheria. Questi terroristi conducono la loro guerra, colpiscono punti come un concerto o uno stadio, dove c’è gente senza nessuna connotazione politica. Dove non c’è il potere. Per questo non avrei cantato, cerco di fare il goliardico ma non c’è molto da stare allegri. Se fossi stato in tournée in quei giorno avrei posticipato. Non me la sarei sentita. Per rispetto e non per paura”.

Un lungo spazio sul palco quello che Fornaciari vuole condividere con i suoi fan senza dimenticare però i giovani a cui dedicare due serate ( quella del 19 e del 26): “Avevo voglia di trovare un posto dove mi sento a casa. E’ una bella sfida, mi eccita non dare nulla per scontato. E non è facile fare 10 date in un posto solo”. Sugli ospiti, molti anche internazionali, non si sbilancia: “Mi piacerebbe avere Pavarotti, Joe Cocker, Dalla, Pino Daniele… ma visto che non è possibile proverò a chiamare qualcuno che possa essere all’altezza di questi nomi. Ad esempio Sting, Clapton e Bono, ma dovrò vedere se sono disponibili. Anche i rapper mi piacciono, non tanto per come cantano, quanto perché hanno il coraggio di dire certe cose, che purtroppo il rock non dice più”.

Poi, ancora, a proposito della sua musica inedita: “Sono in partenza perNew Orleans, per finire il mio nuovo disco, ci lavoro da più di un anno e dovrebbe vedere la luce in primavera”.

Un lavoro importante, che arriva dopo il grande successo, anche di vendite, di “Chocabeck”: “Ritorno alle sonorità di ‘Oro, Incenso e Birra’, sentivo la necessità di guardarmi un po’ indietro, è non è stato facile ritrovare lo spirito, tra virgolette, spontaneo e naif di approcciarsi a un tipo di musica e suoni. A quando era tutto più spontaneo e si facevano canzoni senza stare tanto a guardare a quello che trasmettevano le radio. Ci stanno propinando dei grandi panini alla merda, il gusto del pubblico di massa è talmente abituato a mangiarli che se gli metti un po’ di cipolla non lo vogliono più… in Italia come all’estero”.

E a chi gli chiede se ci sarà spazio anche per la figlia Irene, risponde – e conquista un applauso – con serenità: “Con Irene, come tacito accordo, ci siamo detti che lei fa la sua strada con tutte le difficoltà che può avere essendo mia figlia. Io posso darle qualche consiglio sui testi o la musica, ma mi limito a questo. Un figlio si aiuta se si può, ma così lei tira fuori quello che deve tirare fuori, se saranno rose fioriranno, altrimenti ho una fattoria enorme dove c’è spazio per tutti”.

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