Borse di studio ai familiari delle vittime innocenti di camorra

di Redazione

Napoli – Nella sede della Fondazione Polis della Regione Campania, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’elargizione delle borse di studio ai familiari delle vittime innocenti della criminalità. La cerimonia di consegna avverrà venerdì 18 dicembre, alle ore 16, nella Sala Giunta della Regione Campania.

Nell’ottica della pari dignità di tutte le vittime, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, con il sostegno della Fondazione Polis, ha istituito delle borse di studio, che contribuiscono a ridurre, seppur minimamente e solo all’interno del sodalizio, le differenze legislative tra le vittime della criminalità comune e di quella organizzata. Ed, inoltre, possiedono una forza particolare, ossia riconoscono lo stesso diritto anche ai fratelli e alle sorelle delle vittime, che mai riceveranno benefici di legge.

L’iniziativa, già promossa lo scorso anno, vuole anche accendere i riflettori sull’esigenza di un’equiparazione giuridica tra tutte le vittime innocenti dei reati intenzionali violenti, secondo quanto prescritto dall’Unione Europea con la Direttiva 2004/80/CE.

Venticinque sono le borse di studio che saranno consegnate venerdì 18 in Sala Giunta, a cui si aggiunge una donazione speciale alla figlia di Anatolij Korol, il muratore ucraino ucciso in un supermarket di Castello di Cisterna lo scorso 29 agosto, nel tentativo di sventare una rapina.

All’incontro odierno sono intervenuti il presidente del Coordinamento Alfredo Avella, il presidente del Comitato Scientifico e il segretario generale della Fondazione Polis, rispettivamente Geppino Fiorenza ed Enrico Tedesco, Lorenzo Clemente, Giacomo Lamberti e Bruno Vallefuoco del Coordinamento familiari vittime.

“L’elargizione delle borse di studio si inserisce nel solco della battaglia portata avanti da anni da Coordinamento e Fondazione Polis sul tema dell’equiparazione tra tutte le vittime dei reati intenzionali violenti, secondo quanto prescritto dalla Direttiva Europea del 2004”, ha evidenziato Avella, ricordando il disegno di legge in materia presentato alle Camere: “Vogliamo colmare il gap tra vittime della criminalità organizzata e comune, chiediamo al Governo risposte celeri”.

Gli ha fatto eco Geppino Fiorenza: “Le borse di studio sono una straordinaria esperienza di solidarietà orizzontale. Alcuni familiari di vittime che hanno ottenuto benefici di legge, con il sostegno della Fondazione Polis, mettono a disposizione il loro denaro per altri familiari di vittime che non godono di tutela giuridica. È un’iniziativa davvero importante, che dovrebbe vedere la partecipazione di altre Istituzioni ed aziende”.

“Le borse di studio sono un esempio di aiuto concreto a beneficio dei familiari delle vittime, che la Regione Campania sostiene quotidianamente per il tramite della Fondazione Polis. Auspichiamo che anche il Governo nazionale intervenga in questa direzione, affinché nessuna delle nostre vittime venga dimenticata”, ha concluso Tedesco.

Grande soddisfazione esprime anche l’assessore regionale all’Istruzione e Politiche sociali, Lucia Fortini: “E’ un importante segnale di civiltà e di attenzione concreta che la Regione di Vincenzo De Luca rivolge a chi ha vissuto e vive questo dramma familiare. È inoltre un importante sostegno allo studio per combattere dispersione scolastica e garantire la legalità”.

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