Napoli – Mercoledì 16 dicembre i medici italiani del servizio pubblico hanno scioperato, con un’adesione del 75% secondo le sigle sindacali di categoria.
Circa due milioni di prestazioni ospedaliere e ambulatoriali, dagli interventi chirurgici alle visite specialistiche (fatte salve le prestazioni d’urgenza e quelle garantite per legge), sono saltate.
Il definanziamento progressivo della sanità pubblica, i tagli ai servizi agli utenti e al personale, lo stop ai contratti di lavoro, il blocco del turnover, un federalismo inappropriato che lascia la sanità a pezzi. Sono alcune delle motivazioni che hanno spinto in modo unitario tutte le sigle sindacali dei medici ad indire per oggi la giornata di sciopero generale in modo da avviare un confronto con il Governo Renzi.